Lo sapevate? A Villamassargia c’è S’Ortu Mannu: 700 ulivi ultrasecolari piantati nel Medioevo

(PHOTOGALLERY e VIDEO) Si tratta di un bosco ricoperto di secolari ulivi, innestati fra il 1300 e il 1600, tuttora visibili nella maestosità dei tronchi che si contorcono robusti e nodosi, protetti dalla folta chioma verdeggiante. Fra questi ulivi è di grande interesse quello chiamato Sa Reina (in sardo "la regina"), che ha un fusto con circonferenza di ben 16 metri, vero e proprio monumento della natura per imponenza e importanza storica.
Lo sapevate? A Villamassargia si trova un luogo straordinario e ricco di storia: S’Ortu Mannu, un’area che racchiude al suo interno un patrimonio naturale unico nel suo genere. Questa vasta oasi si estende su circa 13 ettari di terra, ai piedi del castello di Gioiosa Guardia, una testimonianza storica che domina la campagna di Villamassargia, distante circa 4 chilometri dal centro abitato. Si tratta di un bosco di ulivi secolari, un vero e proprio tesoro naturale, con più di 700 alberi antichi e imponenti, innestati tra il XIV e il XVII secolo, che ancora oggi si ergono maestosi e vigorosi, testimoni di un passato lontano e di un rapporto profondo tra uomo e natura. Questi ulivi, con tronchi ricurvi, nodosi e robusti, sono avvolti da una folta chioma verdeggiante, che protegge e dà vita a questo angolo di serenità e storia. Tra tutti spicca in particolare quello chiamato Sa Reina, nome sardo che significa “la regina”, un vero e proprio monumento naturale per la sua imponenza e il suo valore storico. Il fusto di questa pianta straordinaria ha una circonferenza di ben 16 metri, rendendolo uno degli ulivi più grandi e impressionanti non solo della zona, ma dell’intera regione. La sua presenza rappresenta una testimonianza viva di secoli di storia agricola e culturale, un simbolo di resistenza e di continuità che affascina chiunque abbia la fortuna di visitarlo. S’Ortu Mannu non è semplicemente un bosco di ulivi, ma un vero e proprio patrimonio archeologico e naturale, un luogo in cui il tempo sembra essersi fermato, conservando intatte le tracce di un’epoca in cui l’olivo rappresentava la linfa vitale di comunità e territori interi. È un esempio tangibile di come la natura possa diventare un monumento vivente, un patrimonio da preservare e ammirare per le generazioni future, una testimonianza di quanto le antiche tradizioni agricole siano ancora oggi un elemento di grande valore storico, culturale e ambientale.
Le origini del parco affondano le radici nell’epoca medioevale, quando i monaci benedettini impiantarono il primo nucleo di “S’ortu mannu”. La tradizione, fra l’altro, racconta che i Pisani esortarono la popolazione locale a innestare gli olivastri concedendoglieli una volta piantati. Oggi l’uliveto è un parco naturalistico che annovera circa 700 ulivi plurisecolari, molti dei quali, fino a poco tempo fa, erano di proprietà dei cittadini. In seguito al passaggio di “S’ortu mannu” alla competenza giuridica del Comune di Villamassargia, ogni olivo è stato attribuito in affidamento per 99 anni al rispettivo proprietario di origine: quasi ogni famiglia custodisce un esemplare dell’oasi, identificato con delle lettere sui tronchi indicanti le iniziali del capofamiglia. “S’ortu mannu” è inoltre teatro della manifestazione tradizionale che si svolge ogni ultima domenica di ottobre a Villamassargia: la Sagra delle olive. Questa è un’occasione interessante per chi ama la pregiatissima produzione olearia che vede nel territorio di Villamassargia suo luogo di elezione.

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