Lo sapevate? In Sardegna è presente la pinna nobilis (nacchera) da cui si estrae il prezioso bisso

La pinna nobilis, nota come nacchera, è il più grande bivalve presente nel Mar Mediterraneo. Può raggiungere un metro di lunghezza. La sua raccolta è vietata. Pur essendo commestibile difficilmente vien mangiata in quanto accumula, assorbendoli dal mare, grandi quantità di elementi impuri patogeni.
Lo sapevate? In Sardegna è presente la pinna nobilis (o nacchera) da cui si estrae il prezioso bisso.
La Pinna nobilis, conosciuta anche con il nome di nacchera, rappresenta il più grande bivalve che abita il Mar Mediterraneo. Questo mollusco può raggiungere dimensioni sorprendenti, arrivando a misurare fino a un metro di lunghezza. La sua presenza nel mare è fondamentale per l’ecosistema, poiché svolge un ruolo importante nel filtrare l’acqua, contribuendo così a mantenere l’ambiente marino sano e bilanciato.
Tuttavia, la raccolta della Pinna nobilis è severamente vietata per motivi di conservazione, dato che la specie è protetta in molte aree per prevenire il rischio di estinzione. Nonostante la sua natura commestibile, la nacchera non è comunemente consumata. Questo perché il mollusco è in grado di accumulare nel suo corpo una notevole quantità di elementi inquinanti e patogeni, che assorbe direttamente dall’acqua circostante. Tali contaminanti possono essere dannosi per la salute umana, rendendo il consumo di questa specie poco consigliato. Per questi motivi, la Pinna nobilis è una risorsa da preservare e tutelare, piuttosto che una risorsa alimentare.
Per questo motivo è stato utilizzato come indicatore dell’inquinamento marino. Dalla nacchera viene prodotto il bisso (il filamento che la tiene ancorata nel fondale marino), un tessuto molto pregiato con il quali si confezionavano, probabilmente già all’epoca di Salomone, i tessuti e le vesti dei personaggi più influenti delle società babilonese, assira, fenicia, ebraica, greca e romana.

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