Ottocento metri di altitudine, un paesaggio fiabesco e un piccolo paese custode di antiche tradizioni. Tra le foreste del monte Gennargentu, nel cuore dell’entroterra sardo, il piccolo borgo di Aritzo ha ospitato il “Sardinia Experiences 2022, antichi saperi e sapori”. Un weekend interamente dedicato alla scoperta delle meraviglie naturali e storiche del luogo, all’incontro con nuove culture e persone del posto per creare insieme il clima di calore e socialità che rende uniche le festività natalizie.

Un viaggio tra tradizioni storiche, culturali e gastronomiche: il 10 e 11 dicembre, gli ospiti del borgo di Aritzo hanno avuto l’occasione di immergersi nella Sardegna più autentica. Le attività esperienziali proposte sono state davvero tante: dall’assaggio dei prodotti gastronomici alla scoperta dei segreti per la loro realizzazione, dalle antiche arti dell’artigianato e della manifattura sarda, fino ai tour naturalistici e storici. 

Sardinia Experiences 2022 ha avuto inizio la mattina di sabato 10 dicembre con l’escursione “Sulla via delle Bruxas”, che ha portato i partecipanti ad ammirare gli scorci nascosti e i luoghi più caratteristici del borgo, come la chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, le carceri spagnole seicentesche con il loro sottopassaggio segreto e altre curiose antichità esposte nei musei locali.

Il viaggio è proseguito con un percorso nel Museo della Montagna per scoprire i reperti relativi alla cultura materiale delle comunità del centro Sardegna: tra vestiario tipico e caratteristici attrezzi da lavoro della tradizione pastorale e non solo. 

Dopo una degustazione a base di prodotti tipici locali, l’atmosfera è stata conquistata dall’aria natalizia con diverse attività esperienziali: la preparazione de “Su Turrone”, torrone tipico, il laboratorio artigianale dove imparare l’arte dell’intaglio su legno e l’allestimento del presepe rionale. L’ora di cena è stata resa speciale da una seconda degustazione di prodotti locali, assaporati nella magica atmosfera di una tipica casa barbaricina, dall’esibizione dei gruppi folk con i balli tradizionali. 

Domenica 11 dicembre, ricreando il clima della classica domenica in famiglia,  la giornata è stata dedicata interamente al mondo enogastronomico. Gli ospiti sono stati coinvolti in diversi laboratori di cucina per sperimentare in prima persona la manualità usata nella creazione della pasta fresca, dei salumi e del pane tipicamente sardi.

Tra le diverse preparazioni, troviamo anche quella de “Sa Carapigna”, un antichissimo gelato sardo al gusto di limone da gustare a fine pasto. Tutte le specialità preparate sono state gustate durante il “Pranzo in famiglia”.

L’evento, organizzato da Glearte con il contributo dell’ Assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Aritzo, è stata un’occasione per sperimentare in prima persona la vita degli abitanti del posto, identificarsi nelle loro tradizioni, lasciarsi affascinare dalla loro cultura e arricchire il nostro bagaglio di conoscenze cimentandoci in laboratori gastronomici e artigianali, con l’obiettivo di coinvolgere e di far rivivere ai suoi ospiti in modo diretto, attivo e concreto gli antichi saperi e scoprire il fascino di un centro montano dai suggestivi tratti storici e architettonici. Sardinia Experiences, antichi saperi e sapori, in quest’ultimo weekend, ha proposto un ricco calendario di iniziative che hanno coinvolto in maniera attiva il visitatore, offrendo un modello di vacanza dal forte impatto personale.

C’è un amore che sa di vento salmastro, di colline baciate dal sole e di rosa tenue in un calice ghiacciato. È l’amore di Isabelle e Jean-Paul Tréguer per la Sardegna. E il frutto di quel colpo di fulmine oggi si chiama SO CHIC! – l’unica cantina dell’Isola specializzata nella produzione di vino Rosé, pronta a conquistare i palati del Porto Cervo Wine & Food Festival 2025. Non è una storia qualunque. È la storia di due pubblicitari francesi che, dopo aver venduto la loro agenzia parigina – BIG Success, leader nella pubblicità televisiva d’Oltralpe – hanno deciso di riscrivere la propria vita a sud della Sardegna, tra Villasimius e Castiadas, in un angolo di mondo che loro stessi definiscono un “paradiso”.

Una volta sbarcati sull’isola, Isabelle e Jean-Paul scoprono una lacuna nel panorama vinicolo locale: il Rosé, re delle estati francesi, qui è ancora un outsider. Ma dove molti vedono un’assenza, loro vedono un’opportunità. Nasce così un sogno audace: dare vita alla prima cantina sarda interamente dedicata al Rosé, con un brand dal nome internazionale, leggero e memorabile. SO CHIC !, appunto.

Ma perché proprio il Rosé? Le ragioni sono solide come la terra di Capo Ferrato, dove nasce il Cannonau che firma l’identità del SO CHIC !. In Francia, il Rosé rappresenta oltre il 35% dei consumi di vino. A livello globale ha superato il 15%. E mentre l’Italia esporta con successo, il consumo interno è ancora limitato. Una nuova era è alle porte – e la Sardegna ha tutte le carte per guidarla.
Qui il Cannonau – antichissimo, generoso, erede diretto del Grenache provenzale – incontra il savoir-faire francese in una sinergia perfetta. Il risultato è un Rosé 100% Cannonau, fresco, elegante, sorprendente, ideale per l’aperitivo, per una cena sul mare o un brindisi sotto le stelle. E poi c’è un altro segreto: il cuore delle donne. Perché sono loro oggi a trainare il mercato del vino Rosé: un vino versatile che sa essere chic senza essere snob, che porta con sé il colore dell’amore e della libertà.

Il tappo di sughero rosa, una piccola sorpresa “chic” per i consumatori

In appena cinque anni, il Rosé SO CHIC ! è diventato un piccolo fenomeno. Più di 200 punti vendita in Sardegna, tra resort a cinque stelle, ristoranti gourmet, beach club esclusivi e boutique del vino. E poi Roma, Milano, la Svizzera, gli USA, la Francia: un rosé che ha superato il mare, portando con sé l’essenza di un’isola che sa essere autentica e contemporanea. Dal 8 all’11 maggio, Isabelle e Jean-Paul porteranno la loro visione al Porto Cervo Wine & Food Festival 2025, uno degli eventi più prestigiosi del settore Horeca. Una vetrina d’eccellenza dove SO CHIC ! sarà molto più che un’etichetta: sarà una dichiarazione d’intenti.
«Siamo francesi, sì. Ma oggi ci sentiamo più sardi che mai. Abbiamo voluto dimostrare, insieme ai viticoltori dell’isola, che anche la Sardegna può produrre un Rosé capace di competere con i migliori di Provenza», raccontano con orgoglio i fondatori.
E mentre i calici tintinnano tra le mani degli esperti e dei sognatori, una cosa è certa: il futuro del vino Rosé in Sardegna ha già un nome. Ed è terribilmente SO CHIC !