Le opere di Filippo Arras e Carmela Mele in mostra a Cagliari tra gender equality nel nuragico e incontro tra arte e artificial intelligence

«Da una parte le Gigantesse devono iniziare a farci pensare a un nuovo modo di percepire generi sessuali e ruoli culturali, dall’altra l’intelligenza artificiale stravolgerà a breve tutta l’industria creativa dell’arte e della musica, dal fumetto al cinema» spiega Arras.
Due saranno le “concept exibitions” che verranno esposte – a partire dal 2 dicembre alle ore 19 – presso lo Spazio espositivo del Cafè Orange di Via Asproni a Cagliari: a realizzarle, con le proprie opere innovative, Carmela Mele e Filippo Arras.
La prima, “Le Gigantesse di Mont’e Prama” – percorso espositivo tra alcune sculture in ceramica – di Carmela Mele, prende spunto dal ritrovamento degli omonimi colossi di Cabras negli anni ’70 e, in una visione moderna di gender equality, intende rivendicare il ruolo della donna nuragica. La Mele, artista bolotanese 85enne, utilizza diverse tecniche, da quelle pittoriche ad olio su tela e caffè su tela, a quelle scultoree con ceramica e cemento.
La seconda esposizione, “Il Copista di Anime” di Filippo Arras – ingegnere cagliaritano 50enne appassionato di applicazioni della intelligenza artificiale nell’arte pittorica e nella musica –, è un’esposizione di ritratti umani che traggono spunto dal personaggio del “copista” (MR Gwyn, Alessandro Baricco), ispirati dai racconti degli spettatori attraverso delle apposite performance artistiche: il co-autore delle opere è un’intelligenza artificiale programmata dall’artista, di volta in volta, con le storie, i desideri e i traumi degli stessi visitatori della mostra.
«Ritengo che le due mostre abbiamo un forte potere innovativo almeno per due aspetti: da una parte le Gigantesse devono iniziare a farci pensare a un nuovo modo di percepire generi sessuali e ruoli culturali, dall’altra l’intelligenza artificiale stravolgerà a breve tutta l’industria creativa dell’arte e della musica, dal fumetto al cinema» dichiara Arras. «E questo pone senz’altro nuove sfide al ruolo che devono rivestire gli artisti contemporanei, adattandosi all’attuale transizione ecologica.»
Le due esposizioni saranno visitabili, gratuitamente, per tutto dicembre, dal lunedì al venerdì, dalla mattina fino alle 15 e 30.
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