• Home
  • Cronaca
  • Attualità
  • Politica
  • Sport
  • Cultura ed eventi
  • Contatti
  • Gerenza
  • Promozione Sardegna
  • Noas de Vistanet
  • Testate
    • Sardegna
    • Cagliari
    • Ogliastra
    • Roma
    • Milano
    • Bologna
    • Napoli
    • Firenze
Dove sorge Cagliari nuotavano i coccodrilli | Cagliari - Vistanet
Dove sorge Cagliari nuotavano i coccodrilli | Cagliari - VistanetDove sorge Cagliari nuotavano i coccodrilli | Cagliari - Vistanet
   
  • Home
  • Cronaca
  • Attualità
  • Politica
  • Sport
  • Cultura ed eventi
  • Contatti
  • Gerenza
  • Promozione Sardegna
  • Noas de Vistanet
  • Testate
    • Sardegna
    • Cagliari
    • Ogliastra
    • Roma
    • Milano
    • Bologna
    • Napoli
    • Firenze
News
  • Cucina italiana patrimonio Unesco, un successo che arriva anche grazie alla Sardegna 12 Dicembre 2025
  • Perché scherzosamente i sassaresi vengono definiti “impiccababbu”? 12 Dicembre 2025
  • Brutto incidente ad Arbus: due feriti, un 73enne in eliambulanza in gravi condizioni 12 Dicembre 2025
  • Come si chiama il “Natale” in sardo? 12 Dicembre 2025
  • Ciclista gravemente ferito dopo l’impatto con un furgone sulla statale 130 ad Assemini 12 Dicembre 2025
  • home
  • Cagliari
  • Incredibile ma vero. Dove sorge Cagliari, 10 milioni di anni fa nuotavano squali giganti, tartarughe e coccodrilli
Incredibile ma vero. Dove sorge Cagliari, 10 milioni di anni fa nuotavano squali giganti, tartarughe e coccodrilli

Incredibile ma vero. Dove sorge Cagliari, 10 milioni di anni fa nuotavano squali giganti, tartarughe e coccodrilli

Incredibile ma vero. Dove sorge Cagliari, 10 milioni di anni fa nuotavano squali giganti, tartarughe e coccodrilli
“Il calco del cranio restaurato del coccodrillo Tomistoma calaritanum ritrovato a Piazza d’Armi nel 1868 (Museo D. Lovisato di Cagliari).”

A nuotare nelle acque dell’attuale Cagliari, 7-10 milioni di anni fa, c’era anche il megalodonte, un enorme squalo che secondo alcune stime poteva raggiungere i 20 metri di lunghezza. La parola al paleontologo Daniel Zoboli

Per restare aggiornato entra nel nostro
canale WhatsApp
Condividi
27 Novembre 2022 13:45 Federica Cabras

 7-10 milioni di anni fa nell’area dove oggi sorge l’attuale Cagliari c’era il mare. Lo sapevate? A chiarire i dubbi riguardo epoche così lontane da noi ma così affascinanti al tempo stesso è il dottor Daniel Zoboli, paleontologo presso il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Cagliari. La spiegazione? «Buona parte della città di Cagliari sorge su rocce sedimentarie di ambiente marino che si sono depositate durante il periodo geologico Neogene e in particolare durante l’epoca chiamata Miocene» come spiega l’esperto. «Queste rocce (principalmente marne e calcari) sono state chiamate dai geologi i “Calcari di Cagliari”.»

«I Calcari di Cagliari» continua il paleontologo «racchiudono differenti litologie a cui i cavatori del passato hanno assegnato diversi nomi quali “Pietra Cantone”, “Tramezzario” e “Pietra Forte”, quest’ultima nota anche col nome di “Calcare di Bonaria”. Queste rocce sono ricchissime di fossili di animali marini che oggi, con un po’ di attenzione, si possono scorgere nei vari colli della città, nei parchi e nei muri degli edifici storici. Le mura della città e alcuni importanti monumenti cittadini come ad esempio la Basilica di Bonaria o l’ex carcere di Buoncammino sono stati costruiti con blocchi di queste rocce che conservano al loro interno un ricco contenuto paleontologico.»

“Il fossile di un riccio di mare in un blocco di calcare usato per delimitare un’aiuola sotto il monumento a Carlo Felice (Largo Carlo Felice – Piazza Yenne).”

 Ad esempio, a Is Mirrionis, sono stati ritrovati i fossili di alcune tartarughe dal “guscio molle” – che oggi non popolano più l’area europea – mentre in altri punti della città vennero raccolti alcuni fossili di animali marini incredibili di cui vi parleremo in seguito.

Ma vediamo più nel dettaglio.

“Il calco del cranio restaurato del coccodrillo Tomistoma calaritanum ritrovato a Piazza d’Armi nel 1868 (Museo D. Lovisato di Cagliari).”

Prevalentemente, il contenuto paleontologico è costituito da piccoli organismi marini, come ricci di mare e molluschi, ma non solo: «In passato sono stati ritrovati fossili di denti di squalo, coccodrilli, tartarughe, sirenii, delfini e balene. I fossili cagliaritani sono oggi conservati nel Museo Sardo di Geologia e Paleontologia D. Lovisato di Cagliari, ma altri si trovano nel Museo di Geologia e Paleontologia dell’Università degli Studi di Torino e nel Museo Geologico e Paleontologico G. Capellini di Bologna» continua lo studioso. «Tra i fossili più importanti dal punto di vista scientifico vi è senza dubbio il cranio del coccodrillo Tomistoma calaritanum ritrovato nell’area di Piazza d’Armi nel febbraio del 1868. Questo fossile fu accidentalmente scoperto da alcuni operai intenti a demolire alcuni grossi blocchi di calcare chiamati “Is Mirrionis”.»

 

“A sinistra il calco del carapace di una tartaruga dal “guscio molle” ritrovata nell’area di Is Mirrionis, a destra alcuni denti del gigantesco squalo megalodonte ritrovati in diversi punti della città (Museo D. Lovisato di Cagliari).”

Comuni, prosegue Zoboli, anche resti di pesci e di denti di diversi tipi di squali. Be’, d’altronde c’era il mare, ricordate?

“A sinistra ritratto del geologo Domenico Lovisato (1842–1916), a destra alcuni fossili di balene ritrovati da Lovisato nell’area di San Michele.”

«Tra questi, i più spettacolari sono senza dubbio quelli appartenenti al megalodonte (Otodus megalodon), un enorme squalo che secondo alcune stime poteva raggiungere i 20 metri di lunghezza. Altre scoperte interessanti furono fatte dal geologo Domenico Lovisato. A lui si deve infatti il ritrovamento dei resti appartenenti a due balenottere ritrovate rispettivamente nell’aprile e nel giugno del 1886 nell’area di San Michele. Lovisato ritrovò inoltre i fossili di un delfino presso il Monte della Pace (Tuvumannu). Le importanti evidenze paleontologiche della città hanno portato alla predisposizione di progetti di divulgazione come “Coccodrilli, squali e tartarughe, storie di fossili a Cagliari e nell’area urbana” e di pubblicazioni in ambito geoturistico. Cagliari ha infatti la concreta possibilità di sviluppare percorsi geoturistici adatti a diverse fasce di pubblico che potrebbero essere integrati alle altre risorse turistiche della città. Questa ricchezza paleontologica si trova da sempre sotto i nostri piedi e con un po’ di attenzione e un pizzico di fortuna può essere riscoperta e ammirata da chiunque per le vie del capoluogo sardo.»

segnala una notizia alla redazione di vistanet.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Cucina italiana patrimonio Unesco, un successo che arriva anche grazie alla Sardegna



Cucine stellate e pecorino, la Sardegna si gode la gloria Unesco e ci ricorda che è parte del merito.

Per restare aggiornato entra nel nostro
canale WhatsApp
Condividi
12 Dicembre 2025 18:12 La Redazione

Cucina italiana patrimonio Unesco, un successo che arriva anche grazie alla Sardegna.

Cucine stellate e pecorino, la Sardegna si gode la gloria Unesco e ci ricorda che è parte del merito.

Il verdetto è arrivato, e stavolta non si tratta di una critica gastronomica al vetriolo ma di una solenne e meritata incoronazione: la cucina italiana è ufficialmente patrimonio Unesco, un riconoscimento che ne celebra la magnificenza non solo come insieme di ricette, ma come autentico pilastro di quello che l’organizzazione definisce il viver bene, sano, con gusto e fantasia. E mentre l’intera nazione si stringe in un abbraccio di gioia, c’è un’isola che, con legittimo orgoglio e una punta di salutare autocelebrazione, alza la mano per farsi notare in prima fila, non a caso: stiamo parlando della Sardegna. In questo tripudio di sapori e tradizioni, l’Isola e le sue instancabili aziende del settore food e agroalimentare hanno infatti tutte le ragioni per festeggiare, dato che il successo non è piovuto dal cielo, ma è stato costruito, strato dopo strato, anche grazie al contributo sardo. Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, lo afferma con la convinzione di chi ha i numeri dalla sua parte, sottolineando come l’Isola, con le centinaia di prodotti e le migliaia di attività produttive e di lavoratori, abbia contribuito in modo sostanziale a questo successo su scala mondiale.Il contributo sardo, come al solito, è più che un semplice dettaglio, è una fetta succulenta della torta dell’eccellenza nazionale, un dato di fatto che emerge cristallino dal report di Confartigianato Imprese che ha voluto mettere i puntini sulle i del merito isolano. La Sardegna vanta infatti ben il 2,7% dei prodotti alimentari di qualità riconosciuti a livello europeo tramite i blasonati marchi DOP, IGP e STG, una lista che comprende ben nove specialità che fanno subito venire l’acquolina in bocca e la voglia di prenotare un volo: dall’agnello di Sardegna al Carciofo Spinoso, passando per i Culurgionis d’Ogliastra, il Fiore Sardo, l’Olio di Sardegna, lo Zafferano di Sardegna e le Sebadas, fino ai formaggi simbolo come il Pecorino Romano e il Pecorino Sardo, quest’ultimo, diciamocelo, il vero e proprio asso nella manica del made in Sardinia. E non è finita qui, perché la ricchezza del territorio non si limita alle denominazioni ufficiali, ma si declina anche in ben 274 prodotti agroalimentari tradizionali, noti come PAT, che rappresentano il 4,8% dell’intero patrimonio italiano, caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo, un vero e proprio museo del gusto dove troviamo 100 paste fresche e panetteria, 68 prodotti vegetali, 20 carni, 21 formaggi, 21 prodotti della gastronomia, 20 prodotti di origine animale, 15 pesci e molluschi, 7 bevande e distillati, e infine un grasso e un condimento. Ma il dato più impressionante, e che forse dà la misura esatta del peso specifico della Sardegna in questa storia di successi, è il primato nazionale per numero di operatori agroalimentari certificati DOP, IGP e STG: sono ben 15.440, quasi un quinto, precisamente il 19% del totale italiano, un esercito di instancabili lavoratori del gusto che meritano una standing ovation.Meloni chiarisce che l’origine di questa eccellenza parte da lontano, dai produttori primari, ovvero vivai, aziende agricole e aziende zootecniche, che conferiscono le proprie materie prime alle migliaia di piccole imprese, soprattutto artigiane, che sono il cuore pulsante della trasformazione: pensiamo ai pastifici, ai risifici, ai molini, agli oleifici, ai caseifici, ai produttori di conserve e marmellate, ai mielifici, ai trasformatori di prodotti sott’olio e verdure confezionate, ai pasti pronti, alle cantine, ai birrifici e ai salumifici, tutti dediti a trasformare la materia prima in prodotti d’eccellenza a certificazione europea. Un comparto diffuso in tutto il territorio, con 588 imprese artigiane e 2.188 dipendenti a Cagliari, 544 con 1.865 addetti a Nuoro, 271 e 798 lavoratori a Oristano, 879 imprese con 3.089 dipendenti a Sassari-Gallura e 634 con 2.100 addetti nel Sud Sardegna. Il presidente di Confartigianato Imprese Sardegna riprende il filo del discorso descrivendo il settore come un comparto in piena crescita ed evoluzione, che risponde con prontezza alle esigenze di una clientela che nel corso dei lustri ha modificato e affinato i propri gusti e stili alimentari.

 

È merito di questi veri e propri artigiani del cibo, sottolinea Meloni, se i prodotti sardi piacciono così tanto anche all’estero, rappresentando un patrimonio economico e di tradizione culturale che va costantemente difeso e valorizzato, come si fa con il più prezioso dei tesori di famiglia.Tuttavia, nonostante questo innegabile successo che ci fa gonfiare il petto d’orgoglio, Meloni mette in guardia sull’ombra delle sfide che si profilano all’orizzonte: il settore agroalimentare della regione deve affrontare ostacoli significativi, come la crescente globalizzazione dei mercati, la piaga della contraffazione alimentare, le normative sempre più stringenti in materia di sicurezza e le nuove, e a volte ambiziose, aspettative dei consumatori in termini di sostenibilità. Tutto ciò richiede alle imprese un continuo e quasi frenetico aggiornamento e innovazione. Tra i principali trend che guidano il settore, prosegue Meloni, vi è l’attenzione maniacale alla tracciabilità dei prodotti, che non è più un optional ma un elemento determinante per blindare la fiducia dei consumatori; la digitalizzazione, poi, sta rivoluzionando il settore, permettendo alle aziende di migliorare l’efficienza produttiva e di accedere, a colpi di click, a nuovi mercati; infine, la sostenibilità, che non è più vista come una scelta etica di nicchia, ma una necessità economica sine qua non: le imprese che adottano e comunicano correttamente pratiche sostenibili non solo migliorano la propria reputazione con un effetto domino positivo, ma accedono anche a mercati premium e a incentivi economici che fanno la differenza in bilancio.

 

Il futuro dell’agroalimentare artigiano sardo, conclude Meloni, si baserà su un equilibrio strategico, un vero e proprio funambolismo tra tradizione e innovazione: da un lato è fondamentale preservare gelosamente le caratteristiche uniche e artigianali dei prodotti locali che li rendono inimitabili, dall’altro è altrettanto importante, se non vitale, investire con coraggio in nuove tecnologie e approcci sostenibili. L’Organizzazione Confartigianato mira a promuovere un modello di sviluppo che valorizzi le peculiarità del territorio regionale, rafforzando la competitività delle aziende a livello globale. La sfida è ambiziosa, conclude Meloni con un tono che sa di promessa, ma con il sostegno delle istituzioni locali e l’impegno ferreo degli imprenditori, il settore agroalimentare sardo continuerà a essere, come è sempre stato, un pilastro fondamentale dell’economia e della cultura italiana, un pezzo di storia del gusto che non smette di evolvere e stupire.

segnala una notizia alla redazione di vistanet.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PREVIOUS

La Cagliari che non c'è più: via Is Mirrionis irriconoscibile nel 1948

NEXT

Violenza sulle donne. Geppi Cucciari ripubblicare l'aggressione social: "Obesa fallita, asina cicciona"

Sassari, piazza Italia

Perché scherzosamente i sassaresi vengono definiti “impiccababbu”?

12 Dicembre 2025 17:57 La Redazione Cagliari

Perché scherzosamente i sassaresi vengono definiti "impiccababbu"? Cagliaritano africano contro sassarese impiccababbu: la faida sarda tra leggenda e campanilismo. La Sardegna, terra di antiche tradizioni e fierezze intramontabili, nasconde al…

Panda di Natale a Quartu

Come si chiama il “Natale” in sardo?

12 Dicembre 2025 17:29 La Redazione Cagliari
Lentischio (Wikipedia)

Come si dice lentischio in sardo?

11 Dicembre 2025 10:35 La Redazione Cagliari
fenicotteri di notte a cagliari

Poetto, lo spuntino notturno dei fenicotteri: i bellissimi scatti di Tore Orrù

26 Novembre 2025 19:07 Maria Luisa Porcella Ciusa Cagliari

Nella fredda notte del lungomare del Poetto, mentre Cagliari si illumina di luci vibranti e si riflette sull’acqua ferma delle saline, i fenicotteri continuano la loro cena in assoluta tranquillità.…

Sassari, piazza Italia

Perché scherzosamente i sassaresi vengono definiti “impiccababbu”?

12 Dicembre 2025 17:57 La Redazione Cagliari

Perché scherzosamente i sassaresi vengono definiti "impiccababbu"? Cagliaritano africano contro sassarese impiccababbu: la faida sarda tra leggenda e campanilismo. La Sardegna, terra di antiche tradizioni e fierezze intramontabili, nasconde al…

Panda di Natale a Quartu

Come si chiama il “Natale” in sardo?

12 Dicembre 2025 17:29 La Redazione Cagliari
Lentischio (Wikipedia)

Come si dice lentischio in sardo?

11 Dicembre 2025 10:35 La Redazione Cagliari
fenicotteri di notte a cagliari

Poetto, lo spuntino notturno dei fenicotteri: i bellissimi scatti di Tore Orrù

26 Novembre 2025 19:07 Maria Luisa Porcella Ciusa Cagliari

Nella fredda notte del lungomare del Poetto, mentre Cagliari si illumina di luci vibranti e si riflette sull’acqua ferma delle saline, i fenicotteri continuano la loro cena in assoluta tranquillità.…

  • Home
  • Cronaca
  • Attualità
  • Politica
  • Sport
  • Cultura ed eventi
  • Contatti
  • Gerenza
  • Ogliastra
  • Sardegna
  • Informazione in Sardo
  • Informativa sulla Privacy
  • whatsapp
© Copyright vistanet.it - Quotidiano di informazione online. Sul nostro giornale le notizie e gli approfondimenti dall'Ogliastra e della Sardegna: cronaca, politica, attualità, sport, cultura ed eventi. Testata giornalistica n° 5-2020 registrata presso il tribunale di Cagliari (P.iva: : 03880880921) - per info e contatti [email protected]
Powered By Vistanet Marketing

Progetto realizzato col patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna. Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport.
Legge regionale 11 aprile 2016 n. 5, art. 9 comma 21
Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13
Deliberazioni della Giunta Regionale n. 38/16 del 26.09.2019 e n. 23/8 del 21.07.2022



Host: Serverplan S.r.l. – Sede legale: Via G. Leopardi 22, 03043 Cassino (FR), Italia P.IVA IT02035850604 – Regime fiscale: RF01 (ordinario) dal 2025 - Register: Godaddy s.p.a