Ghirra: “La dis-continuità territoriale della Sardegna è insopportabile. Interrogazione al Ministro dei Trasporti”

"La situazione sui cieli dell'isola è disastrosa: i voli hanno raggiunto prezzi folli e riuscire ad arrivare in Sardegna nel periodo natalizio è praticamente impossibile" denuncia la deputata dell'Alleanza Verdi Sinistra
Il regime di continuità territoriale dovrebbe garantire un servizio di trasporto che non penalizzi i cittadini residenti in territori periferici, svantaggiati – come la Sardegna – da una insopportabile carenza di servizi che li esclude dalle reti di comunicazione, trasportistiche ed energetiche, frenandone lo sviluppo socio-economico e rallentando la fuoriuscita da una crisi che rischia di diventare una condizione di sottosviluppo permanente.
Con la modifica dell’articolo 119 della Costituzione è stato introdotto il principio di insularità, ma la Sardegna oggi è più isolata che mai.
“La situazione sui cieli dell’isola è disastrosa: i voli hanno raggiunto prezzi folli e riuscire ad arrivare in Sardegna nel periodo natalizio è praticamente impossibile” denuncia la deputata dell’Alleanza Verdi Sinistra “Rispetto alla continuità territoriale in vigore tra il 2013 e il 2020 c’è stata una riduzione delle frequenze del 44% e il numero dei posti giornalieri a disposizione è diminuita del 27%. Sappiamo bene che le logiche del libero mercato impedirebbero di garantire ai sardi spostamenti adeguati ed è quindi indispensabile un intervento regolatorio, ma bisogna individuare celermente un sistema di continuità che garantisca, oltre all’assenza di interruzioni, tempi e costi certi. L’attuale situazione è davvero intollerabile”.
Ita e Volotea, che gestiscono attualmente la continuità aerea senza oneri di servizio pubblico, hanno progressivamente ridotto la frequenza delle tratte, aumentando al contempo le tariffe per i non residenti fino a imporre il pagamento di 400 euro per un viaggio di sola andata Cagliari-Milano. I collegamenti giornalieri da Cagliari a Linate sono passati da 6 a 4 e quelli per Roma da 7 a 6. Nello scalo di Olbia sono previsti 3 collegamenti verso Roma e solo 2 verso Milano.
“Il nuovo bando pubblicato dalla Regione a ottobre non supererà le attuali problematiche perché ripropone le stesse criticità del modello ora in vigore” conclude Ghirra ” Abbiamo chiesto al ministro se sia al corrente di questa situazione disastrosa e come intenda intervenire per porvi rimedio”.

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