È il Sardamisù uno dei panettoni più buoni del mondo: medaglia d’argento per un panificio di Terralba

Caffè decaffeinato, zabaione al marsala, cioccolato fondente e al latte d’avena e uvetta aromatizzata alla vernaccia: «Quest’ultimo ingrediente finì nell’impasto del Sardamisù per un errore ma venne fuori un abbinamento così originale che decidemmo che sarebbe stato il suo elemento distintivo.»
Uno dei panettoni più buoni al mondo è sardo: il Sardamisù – e questo dovrebbe dire tutto sul suo sapore e sulla sua lavorazione – del panificio Porcedda di Terralba, meglio conosciuto come Fromentu, si è conquistato la medaglia d’argento nella categoria Panettone Innovativo nel concorso “Il miglior panettone del mondo 2022”. Bel traguardo, visti anche gli altri 300 competitors, arrivati da tutto il mondo.
«Sorpresa, ecco cos’abbiamo provato» dichiara Michele Porcedda, uno dei soci del panificio che per il secondo anno consecutivo ha portato a casa premi importanti per i propri prodotti. «Parto sempre, nelle competizioni, senza illusioni né aspettative: così non rischio di restare deluso. Quest’anno, poi, il livello era veramente alto. Sapevo che portavo un buon prodotto, ma c’erano tanti altri produttori dal resto del mondo.»
Ma cosa rende il Sardamisù così speciale?
Il suo gusto, sorprendente, è dato dagli ingredienti tipici del tiramisù – ed ecco il richiamo al nome – ma con materie rigorosamente dell’Isola, quando possibile. Sì, perché quando non si trova un ingrediente marchiato Sardegna, Porcedda è categorico: «Solo i prodotti migliori. Quelli di qualità maggiore.»
Caffè decaffeinato, zabaione al marsala, cioccolato fondente e al latte d’avena e uvetta aromatizzata alla vernaccia. «Quest’ultimo ingrediente finì nell’impasto del Sardamisù per un errore» rivela Michele, uno dei soci di Fromentu «ma venne fuori un abbinamento così originale che decidemmo che sarebbe stato il suo elemento distintivo.»
Tradizione mantenuta viva con unghie e denti, certo, ma anche innovazione: questa per la squadra è la ricetta per il successo. «Cambiano le tendenze e le mode delle persone, quindi è meglio adattarsi: uno sguardo, però, sempre alla nostra tradizione. Adattare ricette antiche alla modernità è il nostro motto.»
La Sardegna si apre al mondo del panettone solo adesso, un po’ in ritardo rispetto ad altre regioni che hanno perfezionato la tecnica da decenni, eppure i sardi in questa competizione a livello internazionale hanno portato a casa tante medaglie. «I sardi sanno come fare il panettone»: questa la frase dei giudici.
«Siamo bravi a fare,» commenta queste parole Porcedda «ma poco a farci vedere. Questo però sta cambiando.»
E intanto, Fromentu ha solo rinnovato la certificazione della bontà dei propri prodotti: nel 2021, a venire premiati erano stati il Mandorlato e Pardulettone. Il primo, classico, ha un gusto caratteristico proprio grazie alle materie sarde, che lo rendono diverso da tutti gli altri, mentre il secondo… be’, Pardulettone dalle Pardule, classico dolce sardo.
«Quando l’anno scorso pensai a cosa fosse il caso di portare al concorso, mi venne in mente di portare questo dolce sardo trasformato in panettone. Oltre alla vincita al concorso, è piaciuto così tanto che abbiamo deciso di trasformarlo in un gelato, che oltretutto è andato a ruba. Inoltre lo vendiamo anche a Pasqua.»
E su quali caratteristiche debba avere una buona squadra, Michele Porcedda è perentorio: «Buoni leader, ecco cosa serve. Non datori di lavoro necessariamente, noi non amiamo lavorare così. I nostri leader son quelli che non hanno paura di lavorare, di mettersi in gioco, di sbagliare, persino. Siamo tutti una grande squadra. E ci vuole anche umiltà, perché non ci si deve mai sentire arrivati e non si vede mai – mai! – smettere di studiare.
E tutti hanno probabilmente voglia, adesso, di assaggiare il fenomenale Sardamisù.

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