Ieri pomeriggio a Monserrato, i Carabinieri, a conclusione delle indagini, hanno denunciato per danneggiamento seguito da incendio in concorso, una 23enne di Cagliari, un 21enne di Selargius, un 21enne di Quartu Sant’Elena e una 19enne di Maracalagonis.

In particolare, i Carabinieri, hanno raccolto nei confronti dei ragazzi elementi che li collocherebbero quali materiali esecutori del danneggiamento a mezzo fuoco dell’autovettura Fiat 500, proprietà di una 24enne di Assemini, avvenuto in via Marconi a Monserrato il 7 settembre.

I giovani sono stati incastrati grazie anche all’esame delle immagini dei sistemi di videosorveglianza.

Due minorenni sono stati arrestati e trasferiti in una comunità su disposizione del G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Cagliari, su richiesta della Procura. L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile della Questura, ha fatto luce su una serie di episodi di violenza avvenuti nella notte del 9 marzo 2025 nel centro storico del capoluogo sardo.

I due giovani sono accusati di aver partecipato, insieme a tre maggiorenni già arrestati lo scorso 30 giugno, a una rapina aggravata, lesioni personali gravi e danneggiamento. Le indagini hanno ricostruito le azioni del gruppo, che avrebbe aggredito un giovane in piazza Sant’Eulalia colpendolo con calci, pugni e un manganello telescopico, per poi derubarlo di una collanina d’oro. La vittima ha riportato ferite giudicate guaribili in 30 giorni.

Poco dopo, il branco si sarebbe spostato in un locale di via Barcellona, dove avrebbe aggredito due clienti e danneggiato gravemente arredi e strutture.

Determinante per l’identificazione dei responsabili è stato il lavoro della Polizia, che ha incrociato le immagini delle telecamere di videosorveglianza con le testimonianze raccolte e i riconoscimenti fotografici, arrivando a ricostruire con precisione la dinamica degli eventi e il coinvolgimento degli indagati.