Lo sapevate? Chi disegnò la prima carta geografica moderna della Sardegna?

Vi diamo un indizio: fu un grande promotore della Sardegna oltre il Tirreno e alla nostra Isola dedicò una grande opera letteraria
Tra gli uomini del passato che dimostrarono concretamente l’amore per la Sardegna, annoveriamo sicuramente il generale e studioso torinese Alberto La Marmora.
Visitò l’Isola per più di tredici anni, girandola in lungo e in largo, e nel 1845 ne disegnò la prima carta geografica moderna, in scala 1: 1.250.000.
Il risultato dei suoi viaggi, durante i quali prendeva accuratissimi appunti, è una monumentale opera divisa in quattro parti e intitolata, appunto, “Viaggio in Sardegna”. La prima pubblicata nel 1826, la seconda nel 1840 ( archeologia), la terza nel 1857 ( geologia e paleontologia) e la quarta ( con il titolo “Itinerari dell’Isola in Sardegna”) nel 1860.
Quest’ultima parte è da considerarsi una vera e propria guida turistica della Sardegna. L’esposizione è intervallata da aneddoti sui costumi degli abitanti e sulle avventure capitategli nei suoi spostamenti.
Con la sua attrezzatura girovagò per le contrade prendendo appunti ed effettuando misurazioni topografiche. A lui si deve la misurazione del punto più alto del Gennargentu, che porta il suo nome (Punta La Marmora, 1.834 metri).
Con questi importanti contributi il generale La Marmora ha contribuito a far conoscere l’Isola in tutto il territorio europeo.

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