L’opera vincitrice della quarta edizione del concorso HOME – House of Memory & Engagement é “L’alba del sapere”, un progetto di murale dell’alunno Gabriele Sanna del Liceo Artistico e Musicale di Cagliari “Foiso Fois” che sarà realizzato su una parete del Centro di Protagonismo Giovanile “La Cartiera” in via Fossano 8 a Torino durante un evento in programma venerdì 7 ottobre alle 14.30, all’interno del “Matota 2022-Sotto lo stesso cielo”- Festival della letteratura per ragazze e ragazzi.

Una menzione speciale è stata attribuita all’opera dell’alunno Stefano Terenzi del Liceo Artistico “Renato Cottini”) di Torino.

HOME – House of Memory & Engagement é un progetto integrato di didattica del Polo del ‘900 ideato dalla Fondazione Istituto Piemontese A. Gramsci per promuovere attraverso un concorso il pensiero di Antonio Gramsci come stimolo per la creatività di giovani artisti e studenti.

La quarta edizione del concorso dal titolo “Rivoluzione e Muralismo” è stata realizzata in partenariato con l’Arci di Torino e l’Associazione dei Sardi in Torino “Antonio Gramsci” con il proposito di stimolare gli studenti di tutto il territorio nazionale a redigere un progetto per la realizzazione di un murale, un video o una breve sceneggiatura per un podcast.

Un territorio che si estende tra 15 comuni di circa 68mila ettari con un’altitudine compresa tra i 100 e i 1116 metri: stiamo parlando della foresta più grande d’Italia.

Si trova nella Sardegna Sudoccidentale e prende il nome di Parco del Sulcis, un parco regionale individuato dalla RAS nel 1989 ma non costituito ufficialmente.

Contrariamente a quanto si pensi si tratta di un’areale unico e senza soluzione di continuità tra le varie località. Un terzo del territorio è incluso nell’oasi del WWF Italia di Monte Arcosu, una delle più grandi del Paese.

I centri abitati di Santadi, Nuxis, Domus de Maria e Villaperuccio sono gli unici a trovarsi all’interno del parco. Due sono la strade “interne”, entrambe quasi completamente sterrate: quella che collega Capoterra e Santadi e quella che da Domus de Maria conduce a Is Cannoneris.

È considerato uno dei “polmoni verdi” più grandi dell’Europa meridionale e le sue origini sono antichissime: le rocce più antiche sulle quali sorgono alberi e arbusti di ogni genere risalgono a 600 milioni di anni fa (periodo cambriano).