La curiosità. Perchè in Sardegna non esistono le vipere?

L'assenza di questi rettili ha a che fare con la separazione della Sardegna dal continente europeo di milioni di anni fa. Ecco la spiegazione completa
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La Sardegna si separò dal continente europeo 25-28 milioni di anni fa, dopo il distacco della microplacca sardocorsa, mentre i Viperidi giunsero in Europa, dall’Asia, in tempi più recenti.
La separazione dovuta al mare impedì dunque il riprodursi in Sardegna di questi rettili.
Come riporta Focus, sembra che le vipere abbiamo però vissuto in Sardegna 20 milioni di anni fa e poi circa 8 milioni di anni fa. Ma essendo abituati ad ambienti caldi, quando sopraggiunsero epoche più fredde si estinsero.

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Ancora fiamme in Sardegna: 16 gli incendi divampati oggi, elicotteri in azione sulla macchia mediterranea

Giornata difficile sul fronte degli incendi in Sardegna, ancora non si arresta la spirale di fuoco che continua a tormentare l'Isola.
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Giornata difficile sul fronte degli incendi in Sardegna, dove oggi si sono registrati 16 roghi in diverse zone dell’isola. In un caso si è reso necessario l’intervento dei mezzi aerei della flotta regionale per contenere le fiamme.
Il rogo più significativo si è sviluppato in agro del comune di Maracalagonis, in località Ireddu, dove un incendio di tipo boschivo-rurale ha interessato alcuni ettari di macchia mediterranea.
Le operazioni di spegnimento sono state dirette dalla Stazione del Corpo Forestale di Sinnai, con il supporto del GAUF CFVA di Cagliari e dell’elicottero decollato dalla base di Villasalto. Sul terreno hanno operato due squadre dell’Agenzia Forestas provenienti dai cantieri di Sinnai-Sa Pira e Burcei Campu Omu, una squadra di volontari di protezione civile di Quartu Sant’Elena (NOS), i barracelli di Maracalagonis e i Vigili del Fuoco.
Grazie al rapido coordinamento tra mezzi aerei e squadre a terra, le fiamme sono state circoscritte e domate, evitando conseguenze peggiori. Resta alta, tuttavia, l’attenzione sul rischio incendi che, complice il caldo e il vento, continua a minacciare la vegetazione e la sicurezza del territorio regionale.

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