Take a cook, an entrepreneur, a baker, all in their thirties, all passionate about their job and eager to bring to their city a breath of fresh air through a new way of conceiving the kitchen: in the restaurant “Per mezzo di”, where what matters is the seasonality and freshness of the ingredients, every dish can be veganized and enjoyed by anyone.

The cuisine of the restaurant in via Oristano is 100% inclusive: normally an omnivore, a vegan, and a vegetarian could never sit at the same table, at “Per mezzo di” the chef, with a strong experience in a prestigious vegan luxury restaurant, knows well how to please everyone. And here the fondue can be enjoyed by a vegan, an intolerant, or by those who can eat the cheese without problems because they will prepare it in two versions as well as the peach cheesecake: the baker will take it to the same table, the one with our three diners of different culinary opinions.

Let’s start the journey of taste with an aperitif based on cold cuts and cheeses of our territory: shoulder flake, guanciale, coppa and smoked sausage of Desulo, semi-seasoned pecorino and goat cheese, casizolu of sheep with raw milk and cream of pecorino cheese with truffle, all strictly by Orotelli. The right touch of freshness and flavor is given by the orange jam together with the olives and eggplants in the oil of the house cooked under vacuum and at low temperature.

We continue with handmade culurgiones stuffed with sheep’s ricotta and wild herbs harvested by hand directly by the chef (borage, chicory, and nettle), accompanied by a beef sauce made in infusion with chamomile and beef tartare seasoned with smoked Maldon salt, capers, and fennel.

If you prefer fish to meat, the chef offers handmade tortelli with Sardinian semolina pasta with a filling of fresh ombrina, cream of fresh peas cooked in a broth of the same ombrina, smoothies and sifted to make the sauce silky and smooth, shelled mussels and clams and dripping of cuttlefish ink. The dish is decorated with salicornia and pea shoots.

The vegan diner will have an easy life and a proposal, among many, of all respect: fresh tagliolini accompanied by vegan zucchini pesto, cashews toasted in a pan, confit tomatoes, and land of dehydrated black olives.

For the second courses we find earth products, a cube of beef sirloin cooked at low temperature accompanied by caramelized peach with brown sugar and salt crystals, and Parmigiano Reggiano ice cream aged 25 months.

The vegan proposal includes a bowl with fresh vegetables, veg cheese, pumpkin quenelle cooked in the oven and cold smoked with wild mountain herbs.

It is impossible not to try the desserts, which the baker can also prepare in a veg version. We tasted a wonderful stracciatella cheesecake covered with 70% dark chocolate and toasted cashews.

Inclusiveness is not only in the kitchen: the restaurant is a type B social cooperative, therefore aimed at the employment of socially disadvantaged subjects through professionalization paths. Among the staff, there is Anissa, a committed stylish, and attentive waitress and she will not be the first nor the last worker in charge of the service in the room hired through the possibilities of the legal form of the company.

Elisa e Anissa, Alessio e Omar

Love for experimentation, eye, and heart attentive to the needs of each customer, cuisine based on the use of all the ingredients with a view to the good use of raw materials against waste, selection of seasonal products, and, as far as possible, of our territory, handmade pasta and bread. By means of, good food in the center of Cagliari.

Li chiamano Gli Insuperabili e lo sono davvero: vincono premi nei Campionati di nuoto nazionali e regionali, portano a casa soddisfazioni e medaglie, non saltano allenamenti e hanno un entusiasmo fuori dal comune. Alcuni sono minorenni, altri più grandi ma una cosa li accomuna tutti: la dedizione verso uno sport, il nuoto, che unisce e colora, che dà tanto e che crea unione comunitaria. A novembre scorso, hanno portato a casa ben dieci titoli italiani di categoria, con uno – il più piccino del gruppo, Mattia Branca – che ha brillato in vasca lunga nei 200 mt stile libero. Fortemente voluta dalla Promogest quartese – capitanata ora da Nicola Pau ma per i precedenti vent’anni e fino alla sua dipartita, nel 2023, da Paolo Pettinau –, la squadra di atleti paralimpici è un fiore all’occhiello dell’Isola intera come dimostrazione che la disabilità non è un limite. I ragazzi e le ragazze, seguiti da Simona Bellisai con la collaborazione di Maria Antonietta Demurtas, Elena Carboni e dei masters – nel caso di atleti inseriti nel nuoto ad alto livello – Marina Bellisai e Alberto Pisà, sono dei campioni agonistici, sì, ma anche umani.

Ora conosciamoli uno per uno.

Il più piccolo del gruppo e new entry, ma con successi impareggiabili, è il 16enne autistico Mattia Branca: inserito nei master di alta potenzialità, si allena anche la notte, dividendosi tra bracciate e scuola superiore (frequenta i Geometri). Mattia è Campione Italiano in vasca lunga, in vasca corta, in acque libere… insomma, una forza della natura. Lui è, appunto, seguito in maniera più stretta dalle due Bellisai e da Pisà proprio in virtù del suo altissimo potenziale.

«La passione per lo sport è iniziata quando, da piccolo, guardavo le partite di calcio con mio padre e mio nonno» commenta Mattia, ma è all’età di tre anni che il nuoto inizia a far parte della sua vita: «I miei genitori mi hanno iscritto in piscina e avevo un allenatore solo per me.»

E con gli altri Insuperabili? Be’, un bellissimo rapporto: «Con loro mi diverto e scherzo».

Impegno, amicizie e salute… tutto questo dà lo sport, secondo Mattia, che spiega: «Perché il corpo sta meglio.»

Diversi sono gli stati d’animo dei vari step. «Quando mi alleno sono più rilassato e scherzo, quando provo i tempi per le gare sono in ansia e il giorno della gara mi sento agitato.» Sì, ma l’agitazione non mina il suo talento incredibile: «A Terni a giugno 2023 ho vinto la medaglia d’oro nei 200 stile libero. Poi a Torre Grande, a Oristano, ho vinto il rimo Posto italiano nei 1500 in acque libere… e poi di nuovo a Terni a novembre ho vinto l’oro nei 200 stile e l’argento nei 50 stile e nei 100 stile, tutto per categoria.»

Contento di aver fatto queste gare, è entusiasta e non vede l’ora di farne altre e di vivere i suoi momenti migliori che per lui sono salire sul podio e conoscere amici di altre città.

Orgoglioso papà Alberto, che lo segue in tutti i traguardi e in ogni bracciata.

«Per un genitore ogni piccolo traguardo è una festa,» commenta il papà «per noi genitori di persone speciali è un trionfo, qualcosa di indescrivibile, figuriamoci la vincita di una medaglia a livello nazionale. Credo non ci siano parole.»

Orai, del resto, come spiega Alberto il 16enne fa nuoto da ben 13 anni: «Non potrebbe mai farne a meno.»

Instradare i ragazzi come Mattia verso lo sport è per papà Alberto molto importante. «Sia come valvola di sfogo e, nel caso specifico di Mattia, per il coinvolgimento con le persone normodotate che lo hanno incluso, a partire dai compagni di corsia ai compagni dello spogliatoio fino alle gare. È un continuo fare amicizia e conoscenze con persone come lui e diverse da lui, sia con i compagni di squadra che con i suoi stessi avversari.»

E nella squadra Mattia è integratissimo, non vede l’ora di andare in palestra. L’ingresso negli Insuperabili ha anche migliorato la sua autonomia.

«Ho notato grande accoglienza nei suoi confronti da parte degli allenatori, da parte dei compagni di squadra e da parte degli accompagnatori (genitori, fratelli, sorelle, tutori, etc) degli atleti che hanno coinvolto anche noi genitori e questo naturalmente ha portato a contraccambiare questa accoglienza nei confronti di queste persone e creare il gruppo che siamo» spiega. «Diciamo che siamo ormai una grande famiglia» conclude.