Imagine walking under the shade of the tree-lined avenue of Via Dante, during a hot summer day, and maybe giving yourself a break after the hours spent wandering through the characteristic streets of the center of Cagliari to discover the beauties of the city. What could be better than enjoying a good ice cream?

Here among the different windows that follow one another, also emerges that of the imminent opening of the historic Cagliari ice cream shop Peter Pan, with already an office in via Roma and a second in the I Mulini shopping center, from Thursday 7 July will also be open in via Dante. As soon as we set foot into the new restaurant we are attracted by the thousand colors of the ice cream counter: vanilla, black cherry, coffee, strawberry, tiramisu, yogurt, mint, malaga, chocolate, nougat, hazelnut … The choice is really vast!

 At the counter, Matteo, one of the owners, welcomes us with a smile and immediately advises us to try their highlight: pistachio ice cream.  At the first taste, we perceive the attention used during the preparation: the right balance of the products used to create this taste allows us to fully feel the aromatic flavor of pistachio that is not covered by the sweetness of cream or milk, strictly Sardinian.

Thanks to the two variants proposed – classic and vegan – pistachio can also be tasted by lactose intolerant and by those who prefer a plant-based diet, as well as dark chocolate and all fruit flavors.  The grain and the whole pistachio garnish our ice cream, giving it a crunchiness that goes well with creaminess. The same crunchiness that we find in the pieces of biscuit that blend with the cream in the “cookies” taste.

The tastes on display are really many and before choosing what to combine with our “pistachio king” we get lost, with our eyes and imagination, to carefully observe all the possibilities. We are impressed by the combinations such as “rum and pear” and “rum and maracuja cream”, by the flavors of Sardinian cuisine, above all “Pardula” – based on ricotta and saffron – and “Aranzada” which with its caramelized orange peel, honey, and almonds, takes us directly from Cagliari to Nuoro. We end our “journey” with the scents and aromas of Sicilian cassata.

Two tastes are not enough to satisfy our gluttony and therefore we decide to add a third ball to our cone. This time, however, we want to be surprised by the most particular tastes and we decide to try “Capitano Uncino”: a hazelnut ice cream variegated with crispy gianduia and black cherry.

Strawberry, mandarin, lemon, peach, pineapple, mango, berries, an explosion of colors dominates the part of the counter dedicated to fruit flavors. We decide to taste one of the single portions: pistachio and orange, chocolate and peanuts, chocolate and biscuit, and cheesecake.

But ice cream is not the only product of the Peter Pan ice cream parlor. Behind us we notice a showcase in which semifreddo and ice cream cakes are exposed, and also in this case the choices are many: tiramisu cake, cheescake of different flavors, “hazelnut”, a semifreddo with vanilla sponge cake and hazelnut cream. Finally the “pistachio”, with pistachio in the foreground, combined with dark chocolate and white chocolate glaze.

We finish our cone and leave the Peter Pan ice cream parlor with the promise of returning very soon, ready to taste the next news.

Photographic service by Ales&Ales

Cagliari, il Consiglio di Stato conferma il divieto di legare le bici fuori dagli stalli.

Una decisione che farà discutere e che segna un punto a favore del decoro urbano in città. Il Consiglio di Stato ha “promosso” il giro di vite voluto dall’amministrazione dell’ex sindaco Paolo Truzzu, confermando la piena legittimità del divieto di incatenare le biciclette fuori dagli stalli dedicati.

Con una sentenza che rigetta il ricorso presentato dalla Fiab di Cagliari, i giudici di Palazzo Spada hanno messo la parola fine a una lunga battaglia legale.

Il provvedimento, incluso nel regolamento di Polizia e Sicurezza Urbana approvato dalla precedente amministrazione comunale, stabilisce in modo chiaro e inequivocabile che è vietato legare le biciclette a “infrastrutture pubbliche non destinate allo scopo”. La violazione di questa norma comporta l’applicazione di sanzioni pecuniarie che vanno da un minimo di 100 a un massimo di 300 euro.

I giudici hanno spiegato che la decisione mira a tutelare, in un’ottica di miglioramento della vivibilità e del decoro della città, quelle infrastrutture che spesso si trovano sui marciapiedi, nelle piazze, nei parchi, o vicino a monumenti. Si tratta di elementi di arredo urbano come ringhiere, recinzioni o pali, per i quali è già generalmente vietata la sosta di qualsiasi veicolo. Pertanto, secondo il Consiglio di Stato, la disposizione non viola in alcun modo le norme del codice della strada.

Ma la sentenza va oltre, affrontando un punto cruciale sollevato dai ricorrenti. La Fiab aveva denunciato una presunta disparità di trattamento tra gli “utenti deboli”, ovvero i ciclisti, e gli “utenti forti”, come gli automobilisti, sostenendo che la norma penalizzasse i primi a vantaggio dei secondi. Il Consiglio di Stato ha respinto categoricamente questa tesi, evidenziando che una disparità di trattamento può essere configurabile solo in presenza di situazioni perfettamente identiche, e che tale condizione non sussiste in questo caso. I giudici hanno inoltre ritenuto infondata la disparità invocata in appello anche rispetto ai monopattini.

Infine, sono state giudicate infondate anche le censure che contestavano la presunta contraddittorietà del regolamento con gli obiettivi fissati dal Piano Urbano della mobilità sostenibile. A questo proposito, il Consiglio di Stato ha ribadito che si tratta di una valutazione discrezionale, per la quale “il giudice non può sostituirsi all’amministrazione”. La decisione ha quindi confermato la legittimità dell’azione comunale, stabilendo che la tutela del decoro urbano è un obiettivo prioritario che può essere perseguito attraverso normative specifiche.