Al Lazzaretto di Cagliari, torna la terza edizione della manifestazione “Sail For Women”, organizzata da Salute Donna Onlus e Armatori Vela d’Altura Sardegna (AVAS). Due giornate, il 22 e 23 ottobre, dedicate alla promozione della prevenzione oncologica e dei corretti stili di vita ma anche al supporto e alla solidarietà nei confronti dei pazienti oncologici e dei loro familiari. La manifestazione prevede una raccolta fondi per sostenere e realizzare progetti e attività a loro dedicati.

Ogni anno sempre più barche a vela colorano, con i loro drappi rosa, il Golfo di Cagliari: novanta nel 2019, centoventi nel 2021 e altrettante, se non di più, saranno quest’anno.

Le Karalis Pink Team partecipano alla regata con il dragon boat

L’attrezzatura medica che verrà acquistata con i fondi raccolti in questa edizione rappresenterà un vero passo avanti per la ricostruzione mammaria negli ospedali dell’Isola. Si tratta di un dermografo e una gamma di pigmenti per la micropigmentazione medicale dell’areola, pratica che fino a questo momento non è possibile effettuare in Sardegna.

Come funziona? Lo strumento, attraverso la tecnica 3D, sarà in grado di completare la ricostruzione del seno delle pazienti che hanno subito una mastectomia in seguito ad un tumore. Il risultato finale sarà un tatuaggio tridimensionale ed estremamente realistico. Tutte le pazienti ne potranno beneficiare gratuitamente e, grazie ai fondi raccolti, verranno finanziati anche i corsi di formazione specifici per il personale medico ed infermieristico che utilizzerà il macchinario.

La regata è organizzata grazie ad un sodalizio tra due associazioni.
La prima è Salute Donna Onlus Sezione Sardegna: associazione formata da pazienti oncologici, ex-pazienti e professionisti, che a livello nazionale, da ventisette anni si dedica alla lotta contro i tumori. Tra i suoi obiettivi c’è quello di sostenere i pazienti oncologici e i loro familiari accompagnandoli lungo il percorso, offrendo formazione socio-sanitaria, educazione motoria, educazione alimentare, consulenza legale, attività di consulenza e supporto psicologico.

Al fianco di Salute Donna, un’altra importante associazione, quella degli Armatori Vela D’altura Sardegna (AVAS), che, grazie al grande lavoro del suo Presidente Carlo Cottiglia, per il terzo anno organizza la manifestazione, coinvolgendo con il proprio entusiasmo, tantissimi armatori che generosamente ospitano le donne che vogliono essere parte attiva della manifestazione.

Ph. Alessandro Spiga

Con più di ventidue sedi sparse in tutta Italia, Salute Donna è operativa anche in Sardegna da circa sei anni. Grazie all’aiuto della Responsabile della Sezione Sardegna, Rita Grazietti, della Responsabile Scientifica Francesca Bruder e di tutti i volontari, si sono intraprese iniziative di screening nell’Isola. In particolare, nei paesi dell’entroterra, là dove la prevenzione fatica ad arrivare. Questo è stato possibile anche grazie ai fondi raccolti nelle edizioni passate. Nel corso degli anni sono stati acquistati macchinari e attrezzature mediche importanti: una poltrona attrezzata per le terapie oncologiche (donata al reparto di Oncologia medica dell’Ospedale Businco di Cagliari), un dermatoscopio, un ecografo portatile e uno spirometro per le visite di prevenzione sul territorio.

L’ecografo portatile acquistato da Salute Donna grazie ai fondi raccolti dalla Sail For Women

Oltre alle attrezzature, i fondi raccolti hanno permesso anche il finanziamento di altre diverse attività, alcune già realizzate come la stampa di opuscoli informativi e un “angolo tisane” in sala relax, nel reparto di oncologia medica dell’Ospedale Businco.  Altre, invece, stanno per prendere il via, come il progetto di supporto nutrizionale e logopedia per pazienti oncologici.

Il programma della terza edizione della Sail For Women 2022

Le giornate della Sail For Woman sono, prima di ogni cosa, un momento di incontro, condivisione e solidarietà, da trascorrere all’aria aperta e divertendosi partecipando alle diverse attività proposte e alle quali è possibile iscriversi.
La giornata di sabato 22 si aprirà con una mattinata dedicata alla regata di kayak, sup, canoe e dragon boat nel Golfo di Cagliari. A capitanare la barca “dragon boat” dalle antiche origini cinesi, un gruppo di ventidue donne invincibili: le Karalis Pink Team, unite contro il cancro al seno.

Domenica 23 mattina si terrà la giornata conclusiva con la Sail for Women, dedicata alle barche a vela. La premiazione si terrà il pomeriggio presso il G.S. Aquila di Cagliari e come ogni anno l’associazione ricorda che “Vinciamo tutti facendo vincere la solidarietà!”.

Per prendere parte al progetto, da mercoledì 19 a venerdì 21 ottobre, la società sportiva G.S. Aquila di Su Siccu metterà a disposizione uno spazio in cui verrà allestito lo stand della segreteria. Mercoledì 19 e giovedì 20 la segreteria sarà operativa dalle 15.30 alle 19.30, mentre venerdì 21 dalle ore 09.30 alle 16.30. Qui sarà possibile trovare magliette e gadget e iscriversi alle diverse attività (come armatori o come ospiti).
Infine, è stata istituita una raccolta fondi online ad offerta libera, da 1 euro in su, attraverso “Rete del dono“: una piccola donazione per contribuire alla realizzazione di un grande progetto.

È stato chiamato Nemo, ed è entrato al rifugio L.I.D.A. Sezione Olbia domenica scorsa, dopo essere stato abbandonato il giorno precedente su una strada pericolosa e molto trafficata. Nessuno lo stava cercando, eppure il cane è rimasto lì, fedele, aspettando invano il ritorno di chi lo aveva lasciato.

«Ci chiediamo come possa un uomo, se così possiamo chiamarlo, abbandonare un animale in questo modo», raccontano dal rifugio. «Nemo è un cane meraviglioso, dolce e buono, ma purtroppo cani come lui spesso finiscono nelle mani sbagliate».

Secondo gli operatori del rifugio, situazioni come queste non sono rare. «Invece di ricevere amore e cure, questi animali vengono abbandonati al primo segnale di difficoltà, esposti a pericoli gravissimi sia per loro che per gli automobilisti», spiegano. «Servono leggi più severe e controlli regolari, soprattutto in contesti in cui la cura degli animali viene trascurata».

Nemo, un pitbull senza microchip, non era in buone condizioni fisiche al momento dell’arrivo al rifugio. «È rimasto per ore ad aspettare chi lo aveva lasciato, probabilmente sperando che sarebbero tornati a prenderlo», aggiungono dal rifugio. «Grazie al buon cuore di un cittadino, siamo riusciti a portarlo al sicuro».

Ora Nemo ha bisogno di cure, tranquillità e di qualcuno che gli faccia finalmente conoscere l’affetto vero. «Ogni cane merita una casa amorevole e nessun animale dovrebbe mai subire l’abbandono», sottolineano dal rifugio. «Chiediamo l’aiuto della comunità per sostenere Nemo e tutti gli animali che, come lui, hanno bisogno di una seconda possibilità».

Per chi volesse contribuire o adottare Nemo, è possibile contattare il rifugio ai numeri e agli indirizzi: 3334312878, [email protected]. Ulteriori informazioni su come aiutare sono disponibili sul sito LIDA Sez. Olbia.