«Ditemi come faccio a lasciarla morire». È con questo grido d’aiuto che Elena Pisu, responsabile del canile di Quartu Sant’Elena Tana di Bau ha raccontato la storia di Cindy, arrivata il 2 ottobre presso la struttura dopo essere stata presumibilmente investita in strada. Il suo quadro clinico, sin dall’arrivo, era drammatico: fratture multiple e la necessità immediata di cure specialistiche.

Stabilizzata dalla veterinaria di turno, Cindy è stata sottoposta ad accertamenti che hanno evidenziato lesioni gravi ma non irreversibili: femore, una vertebra e bacino fratturati. Fortunatamente — fanno sapere i medici — il midollo spinale non ha subito danni, condizione che lascia aperta la possibilità di un recupero funzionale con l’intervento appropriato.

La proprietaria del cane, secondo quanto raccontato, non disponeva delle risorse economiche necessarie o non intendeva sostenere le spese per l’operazione. In assenza di un intervento, Cindy sarebbe stata lasciata in un box ad attendere una morte lenta e certa. Di fronte a questa prospettiva, Elena Pisu ha deciso di non tirarsi indietro: «Noi vogliamo darle un futuro, non lasciarla morire di stenti, questo è verto».

Lunedì Cindy è stata sottoposta a un primo intervento chirurgico. I medici segnalano che l’operazione di stabilizzazione della colonna si è rivelata più complessa del previsto e per questo la sistemazione del bacino è stata rimandata a data da stabilirsi. Attualmente l’animale è ricoverato presso il Centro Neurologico La Fenice a Selargius, struttura che i volontari ringraziano pubblicamente insieme all’ortopedico, il dott. Marras, per il lavoro svolto finora.

Per completare le cure e garantire a Cindy la possibilità di recuperare una vita dignitosa, il totale delle spese previste è di circa 2.000 euro. I volontari lanciano un appello: qualsiasi contributo, anche minimo, è benvenuto e può fare la differenza.
Per informazioni e aggiornamenti: 328 366 1490.
Per sostenere economicamente l’intervento:
IBAN: IT43U0306909606100000065900
La storia di Cindy richiama ancora una volta l’importanza della responsabilità verso gli animali e il ruolo cruciale di veterinari e volontari che, davanti a situazioni estreme, si fanno carico di scelte difficili per salvare una vita.
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