“Abbiamo approvato in questa fase la progettazione preliminare e stiamo procedendo con quella esecutiva con l’obiettivo di aggiudicare i lavori entro la fine dell’anno”.

Sta prendendo corpo l’ultima fase della riqualificazione del quartiere di Is Mirrionis che grazie al progetto “Spazi Aperti”, nato nell’ambito di “ITI Is Mirrionis” vedrà tutta una serie di interventi che faranno cambiare il volto al quartiere.

I dettagli del progetto sono stati illustrati in una apposita conferenza stampa aperta dal Sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu.

“Abbiamo sempre considerato Is Mirrionis – ha spiegato il Sindaco Truzzu – un quartiere importante per la città e per questo non solo abbiamo dato vita ad un primo intervento all’interno dell’ex hangar ma ne sono previsti altri come quello che interesserà Piazza Granatieri di Sardegna. La città è in una fase di trasformazione con quasi venti interventi su altrettante aree e la parte interessante di questo che riguarda Is Mirrionis è che è partito con il coinvolgimento dei cittadini”.

L’obiettivo è quello di portare a compimento i lavori di riqualificazione dell’area che insiste sul mercato di via Quirra entro la fine del 2023 in modo da avere una nuova piazza, fruibile anche negli orari in cui il mercato è chiuso e una maggiore presenza di pedoni, con l’allontanamento delle auto.

Presenti all’incontro con la stampa, oltre agli architetti che hanno curato il progetto, anche l’Assessora ai Lavori Pubblici, Gabriella Deidda, il Presidente della Commissione Consiliare Lavori Pubblici, Umberto Ticca, il Dirigente del Servizio Lavori Pubblici, Paolo Pani e gli architetti Giuseppe Vallifuoco e Ilene Steingut che hanno curato la progettazione.

“Vogliamo dare allo spazio aperto – ha confermato l’Assessora Deidda – un senso oggetti dello spazio aperto. Siamo intervenuti nel cuore di Is Mirrionis, eliminando il muro che divide il mercato dalla via Seruci, oltre che sulla viabilità che sarà totalmente nuova. Il quartiere, ora, sembra un insieme di piccoli feudi ma noi vogliamo puntare ad un nuovo modo di pensarlo. E questo sarà un primo tassello, importante, per la riqualificazione e rigenerazione urbana”.

Aree verdi, parcheggi, spazi per la socializzazione, il tutto condito da un nuovo concetto che la zona dovrà assumere.

“Ricollegheremo la piazza – il pensiero di Umberto Ticca – alle zone dalle quali oggi è divisa, in modo che possa essere vivibile tante ore al giorno e non solo legata al mercato. Questo credo possa essere uno degli aspetti più importanti del progetto: farla rivivere in modo diverso nell’arco della giornata. E una volta completati i lavori, saranno le auto a doversi sentire dei corpi estranei nella zona, in una sorta di inversione del punto di vista attuale”.

Grazie alle attività di comunicazione preliminari, come sottolineato da Paolo Pani, i cittadini sono stati coinvolti già nella fase embrionale del progetto, tanto che sono state accolte diverse osservazioni utili per la miglior fruizione della zona.

“Ci sono stati dei dibattiti anche accesi – la conclusione del Dirigente – ma è servito per dare gli input giusti ai progettisti per arrivare ad una soluzione che immaginiamo sia condivisa degli utenti”.

La Giunta comunale di Cagliari ha deliberato all’unanimità la proposta di conferimento di una ricompensa al merito civile per Massimiliano Miliddi, protagonista, insieme a due appartenenti alle forze dell’ordine, di un intervento che il 29 gennaio 2025 ha permesso di salvare la vita a due persone senza fissa dimora. La proposta sarà ora trasmessa alla Prefettura di Cagliari per l’istruttoria e l’invio al Ministero dell’Interno.

La richiesta nasce da una nota del Comando Provinciale dei Carabinieri, nella quale viene riconosciuto il ruolo determinante di Miliddi nel soccorso effettuato in via Molo Sant’Agostino. Nella stessa comunicazione, si dà conto degli analoghi riconoscimenti già avviati per il carabiniere scelto Marina Cau e per il sovrintendente della Guardia di Finanza Davide Magnini, anch’essi intervenuti nella circostanza.

Secondo la ricostruzione riportata dal Comando dei Carabinieri, alle 6.15 di quel mattino il carabiniere scelto Marina Cau, in transito per recarsi al lavoro, notò un incendio divampato su alcune coperte utilizzate come riparo da due persone senza fissa dimora. Le fiamme, alte circa un metro e mezzo, si stavano pericolosamente avvicinando ai due, ancora addormentati.

Cau fermò immediatamente l’auto per cercare di svegliarli. In quegli stessi istanti sopraggiunsero Massimiliano Miliddi e il sovrintendente Magnini, che compresero la gravità della situazione e raggiunsero l’area dell’incendio. I tre soccorritori tentarono inizialmente di spegnere le fiamme con mezzi di fortuna, tra cui alcune coperte, ma il rogo risultò troppo esteso.

Il carabiniere Cau prelevò allora una cassa d’acqua dalla propria auto e, con l’aiuto dei due passanti, riuscì a domare l’incendio, dopo aver messo in salvo i due senzatetto. Nel frattempo Magnini contattò la centrale operativa per richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco, mentre Cau avvisò il proprio ufficio per l’invio di una pattuglia. Sul posto giunsero poco dopo i Vigili del Fuoco e i Carabinieri della Sezione Radiomobile, che bonificarono l’area e avviarono gli accertamenti.

Nel documento trasmesso alla Giunta, il Comandante provinciale dei Carabinieri, generale di brigata Luigi Grasso, sottolinea come l’intervento dei tre soccorritori sia stato caratterizzato da “eccezionale abnegazione e valore civile”, mettendo a rischio la propria incolumità pur di salvare due persone esposte a un pericolo imminente. Un riconoscimento che intende valorizzare un gesto di altruismo e senso civico che ha permesso di evitare un probabile tragico epilogo.