Accadde oggi: 19 giugno 1324, inizia la dominazione spagnola in Sardegna

Forse non tutti sanno che nello scudo della bandiera aragonese è presente anche la bandiera dei 4 mori. Quello che sanno praticamente tutti è che il nostro vessillo ha origini spagnole. Le radici di quella bandiera vanno ricercate in un 19 giugno di tanti secoli fa. Nel 1324, esattamente 697 anni fa, nasceva il Regno di Sardegna e Corsica.
Forse non tutti sanno che nello scudo della bandiera aragonese è presente anche la bandiera dei 4 mori. Quello che sanno praticamente tutti è che il nostro vessillo ha origini spagnole. Le radici di quella bandiera vanno ricercate in un 19 giugno di tanti secoli fa. Nel 1324, esattamente 697 anni fa, nasceva il Regno di Sardegna e Corsica.
Le basi della futura e lunga dominazione spagnola sulla Sardegna furono poste nel 1295, quando con il Trattato di Anagni fu sancito l’accordo tra Corona d’Aragona, Papato e Angioini per l’abbandono della Sicilia da parte degli spagnoli in cambio del permesso di conquistare Sardegna e Corsica (ius invadendi).
3 marzo 1867: viene inaugurata la diga di Corongiu, la prima in Sardegna

Il 3 marzo 1867, nella fontana dell'attuale piazza Yenne (allora piazza San Carlo) ci fu il primo zampillo d'acqua proveniente dal bacino della diga di Corongiu, la prima vera diga della Sardegna. Si trattò di un'opera avveniristica non solo per la Sardegna, ma anche per l'Italia: l'invaso ricavato fu infatti il primo bacino artificiale realizzato in Italia mediante sbarramento di corso d’acqua in valli montane
Il 3 marzo di 152 anni fa fu inaugurata la prima vera diga della Sardegna realizzata con tecniche moderne. Stiamo parlando della diga di Corongiu, situata nei monti del territorio del Comune di Sinnai e ancora oggi attiva (vedi foto). Si trattò di un’opera avveniristica non solo per la Sardegna, ma anche per l’Italia: l’invaso ricavato fu infatti il primo bacino artificiale realizzato in Italia mediante sbarramento di corso d’acqua in valli montane.
«Dal fattone esame rimasi convinto che quest’opera riuscir deve di somma utilità non solo alla città di Cagliari, ma all’intera Sardegna. Finché Cagliari difetterà di acqua, il suo porto sarà sfuggito dai naviganti ed il commercio marittimo resterà stazionario. A parer mio questa opera è la più feconda, in utili risultati, la più giovevole all’Isola, che intraprendere si possa nelle attuali circostanze».
Così Camillo Benso Conte di Cavour, nel 1857 scriveva all’Intendente generale di Cagliari e gettando le basi per la prima diga costruita in Sardegna. Il progetto dell’opera fu realizzato dall’ingegner Felice Giordano e i lavori si protrassero dal 1861 al 1867.
Il 3 marzo ci fu il primo zampilo d’acqua in piazza Yenne, già allora cuore pulsante di Cagliari – e da quell’istante la diga e l’invaso furono operativi.
Tra il 1925 e il 1939, la Società italiane per condotte e acque diede al bacino di Corongiu la forma che assume al giorno d’oggi con un sistema di tre dighe di tipo “gravità” in pietra e granito in grado di scaricare 30 metri cubi d’acqua al secondo.

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