Riprendono i lavori per la realizzazione del corridoio ciclabile Poetto-Sant’Elia: tutti i dettagli
Per preservare la sicurezza pubblica per qualche giorno un tratto del percorso sarà interdetto a pedoni e ciclisti
Dopo uno stop dovuto alle difficoltà di approvvigionamento di alcuni materiali, nell’ambito del PON Metro 2014/2020 (Asse 2-Sostenibilità dei servizi pubblici e della mobilità urbana), sono ripresi i lavori per la realizzazione del corridoio ciclabile Poetto–Sant’Elia.
Questa settimana è infatti stata avviata l’installazione dell’illuminazione del percorso dietro i grandi ulivi dello sterrato di Marina Piccola.
Lunedì 30 maggio 2022 inizieranno invece gli interventi per il collegamento del percorso in terra battuta tra il viale Poetto e il viale Calamosca. Successivamente, nella giornata di martedì 31 si darà corso all’abbattimento del muro sul viale Poetto, da tempo transennato per le precarie condizioni statiche. Per preservare la sicurezza degli addetti ai lavori e delle persone che percorrono quotidianamente il tratto di strada a piedi o in bicicletta, per qualche giorno e sino alla conclusione delle operazioni, il percorso resterà pertanto chiuso, spiegano dagli uffici Opere strategiche, Mobilità, infrastrutture viarie e Reti del Comune scusandosi con i cittadini per il disagio loro arrecato.
Con l’identico intento di aumentare la mobilità sostenibile dell’area urbana di Cagliari, entro 2 settimane si perfezionerà anche l’anello ciclabile che collega il Parco di Molentargius con il viale Calamosca e Marina Piccola.
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Su Nuraxi protagonista a New York. La storia di Barumini arriva alla Columbia University
Caterina Lilliu: "Il nuraghe patrimonio Unesco dal 1997 propulsore fondamentale nella storia degli studi del Mediterraneo".
Su Nuraxi di Barumini e la cultura nuragica protagonisti anche negli Stati Uniti. A ospitare la storia millenaria della civiltà sarda, con un focus sulle bellezze archeologiche di Barumini, è stata la prestigiosa Columbia University di New York. L’appuntamento organizzato in una delle università più importanti degli Usa dall’Italian Acadamy, ha visto la partecipazione come ospite della Fondazione Barumini Sistema Cultura, rappresentata da Caterina Lilliu, componente del Cda, che ha permesso di raccontare oltreoceano le radici della nostra storia, fatta di storie e civiltà arrivate a noi grazie agli importanti reperti e monumenti che, come Barumini, riescono ancora oggi a catturare la curiosità di milioni di persone nel mondo. Anche perchè, come sottolineato da Lilliu nel suo intervento “Su Nuraxi è un complesso di grande rilevanza monumentale e storica, ed è stato un fondamentale elemento propulsore nella storia degli studi di archeologia nuragica, e in generale mediterranea”.
LE CONNESSIONI. Ma l’appuntamento ha rappresentato un’ennesima occasione per la Fondazione di arrivare in contesti sempre più ampi per diffondere la cultura nuragica straordinariamente rappresentata da Barumini e aprire, al contempo, nuovi importanti collegamenti utili ad attivare nuovi flussi turistici e continuare a portare nel mondo l’immagine più genuina del nuraghe, dal 1997 patrimonio Unesco e che “conosce oggi una nuova valorizzazione, facendo spesso da magico sfondo a importanti eventi culturali e di spettacolo”, per usare ancora le parole di Caterina Lilliu pronunciate durante l’incontro alla Columbia.
LILLIU. La giornata di New York ha permesso di approfondire, grazie all’intervento di Caterina Lilliu, i segreti di Su Nuraxi, dalla sua struttura alla vita che si cela dietro le mura del monumento, scoperto dalla sapienza di professor Giovanni Lilliu. Un sito che nel tempo ha permesso, grazie al lavoro della Fondazione, di creare un importante riflesso economico in tutto il territorio amplificato dal riconoscimento Unesco che “ha determinato un crescente afflusso di visitatori, italiani e soprattutto stranieri – ricorda Caterina Lilliu – il Comune di Barumini, a cui era stata affidata dal Ministero dei Beni Culturali la gestione del monumento, per fronteggiare la nuova situazione, creò nel 2006 proprio la Fondazione Barumini Sistema Cultura, un organismo snello che tuttora lo gestisce, insieme al Polo museale Casa Zapata e al Centro di Comunicazione e Promozione del Patrimonio Culturale, dedicato a Giovanni Lilliu, dove si allestiscono mostre e convegni”.
FONDAZIONE. “Questi appuntamenti ci consentono di continuare a rafforzare il lavoro di promozione che costantemente facciamo come Fondazione Barumini Sistema Cultura – aggiunge il presidente Emanuele Lilliu – arrivare in contesti così lontani e altrettanto importanti, ci può permettere di diffondere al meglio le bellezze che valorizziamo sul territorio. E crediamo che anche gli Stati Uniti possono rappresentare un ulteriore spinta di crescita per tutti noi”.
PARTECIPANTI. Alla giornata di New York hanno partecipato, oltre alla Fondazione, anche Barbara Faedda (Italian Academy, Columbia University); Paolo Carta (Università di Trento); Fabrizio Di Michele (Consul General of Italy in New York); Anna Depalmas (Università di Sassari); Giovanna Fundoni (Università di Sassari); Emily Holt (Cardiff University); Luca Lai (University of North Carolina). Moderatore Steven Ellis (University of Cincinnati).
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