Evade dai domiciliari e gironzola furtivo per i reparti dell’ospedale di San Gavino: 51enne arrestato

Il personale medico e paramedico dell'ospedale aveva notato uno sconosciuto gironzolare all'interno dei vari reparti della struttura sanitaria, forse con l’intento di compiere dei furti
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Ieri sera a San Gavino Monreale, è giunta una richiesta di aiuto da parte di personale medico dell’ospedale “Nostra Signora di Bonaria”.
Il personale medico e paramedico dell’ospedale aveva notato uno sconosciuto gironzolare all’interno dei vari reparti della struttura sanitaria, forse con l’intento di compiere dei furti. I carabinieri hanno così proceduto all’arresto in flagranza di reato, per il reato di evasione, di un 51enne di Sanluri, disoccupato, noto alle forze dell’ordine, percettore tra l’altro del reddito di cittadinanza.
L’uomo, infatti, è risultato sottoposto alla misura della “detenzione domiciliare”, con facoltà di uscire dalla propria abitazione in orari precisi e solo all’interno del Comune di Sanluri.
L’arrestato è stato riportato presso la propria abitazione dov’è tornato al regime degli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, fissata per oggi.

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C’è un paesino in Sardegna che custodisce un immenso tesoro nuragico: sapete dove?

Tutte i bellissimi scatti sono stati realizzati da Denise Diana.
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Tra le colline che separano il Logudoro dal Sassarese si nasconde Florinas, un borgo di appena 1.500 abitanti che racchiude una delle più straordinarie concentrazioni di siti archeologici della Sardegna. Un piccolo paese, ma con un patrimonio immenso: oltre 40 nuraghi, 30 Domus de Janas e 12 Tombe dei Giganti punteggiano il suo territorio, trasformandolo in un vero e proprio parco archeologico a cielo aperto.
Le origini di Florinas si intrecciano con la storia millenaria dell’isola. Nel Medioevo il borgo fu parte del Giudicato di Logudoro, poi dei Doria e infine dei Malaspina, che lo fortificarono costruendo un castello, prima che gli Aragonesi lo includessero nella baronia di Ploaghe. Ma la sua anima più autentica resta quella nuragica, impressa nella pietra e nella memoria collettiva.
Tra i siti più importanti spiccano il Santuario nuragico di Punta Unossi, con la suggestiva “sala delle riunioni”, e il Santuario di Giorrè, raggiungibile grazie a un sentiero archeologico pedonale inaugurato di recente. Un’antica mulattiera, immersa nella macchia mediterranea, conduce gli escursionisti tra tombe ipogeiche e Domus de Janas — come l’Ipogeo su Carralzu e s’Iscala de Casu — fino al santuario, dove la storia incontra il silenzio della natura.
Simbolo identitario per i florinesi è anche il Nuraghe Corvos, un complesso monumentale con torre principale e bastione a due torri secondarie, testimonianza di un passato che continua a vivere nel presente.
Chi ama camminare può raggiungere l’altopiano di Giorrè seguendo due percorsi spettacolari: la vecchia strada ferrata o il sentiero CAI che parte da Funtana Fritta, offrendo panorami mozzafiato e un contatto diretto con la storia più antica della Sardegna.
Florinas è la prova vivente che anche i piccoli paesi possono custodire grandi storie. Qui ogni pietra racconta un frammento di civiltà, ogni collina nasconde un segreto, e ogni passo è un viaggio nel tempo.

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