La Cagliari che non c’è più: i giardini del Terrapieno nel 1971
Una bella foto a colori dei giardini sotto le mura. Si riconoscono le auto dell'epoca e le aiuole colorate del periodo.
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Ieri al Centro Addestramento e Istruzione Professionale della Polizia di Stato di Abbasanta, è stata inaugurata un’opera d’arte dedicata a Emanuela Loi, la prima donna della Polizia di Stato caduta in servizio.
L’idea è nata dal 51° corso allievi agenti ausiliari di leva, che in occasione del loro raduno in Sardegna hanno voluto rendere omaggio alla giovane agente uccisa nell’attentato di via D’Amelio il 19 luglio 1992, mentre era nella scorta del giudice Paolo Borsellino. Alla cerimonia erano presenti il Prefetto di Oristano Salvatore Angieri, il Questore Giovanni Marziano, l’Assessore alla cultura Alessandra Manca, i familiari di Emanuela Loi e una rappresentanza degli allievi agenti del 231° e 232° corso, insieme alle autorità civili e militari del territorio.
L’artista Paoletta Dessì ha illustrato l’altorilievo da lei realizzato, un’opera di 2,5 x 1,5 metri in legno, gesso e pittura, che attraverso simboli come le onde, le radici e il cielo blu racconta il coraggio, la legalità e la forza interiore di Emanuela. La giornata si è conclusa con la scopertura dell’opera da parte del direttore Denise Mutton e dell’agente Emanuela Loi, nipote della giovane poliziotta, seguita da un momento di raccoglimento. Un gesto semplice e profondo che rinnova il ricordo di una donna che ha dedicato la sua vita al servizio dello Stato.