Sardegna, nato anche il terzo pullo: la famiglia di falchi pescatori ora è al completo
Ogni passaggio di questo eccezionale processo è stato ed è monitorato dalle telecamere presenti sul posto.
La famiglia di Falchi pescatori è finalmente al completo. Nella giornata di giovedì è nato anche il terzo pullo nel nido di Capo Caccia. Qui, dopo aver ritrovato casa ad inizio anno, la coppia di rapaci ha completato le fasi dell’accoppiamento fino ad arrivare alla deposizione di ben tre uova.
“Un evento straordinario e dall’immenso valore naturalistico che certifica la qualità delle condizioni in cui si trova a vivere queste specie di uccelli nell’area protetta di Porto Conte e Amp”, commentano dall’Ente Parco.
E, come già divulgato, ogni passaggio di questo eccezionale processo è stato ed è monitorato dalle telecamere presenti sul posto. Questo grazie ad una partnership nazionale tra il Parco di Porto Conte coi parchi toscani Parco Nazionale Arcipelago Toscano, Parco della Maremma, Parco Naturale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, il Parco Nazionale dell’Asinara – Area Marina Protetta e la Regione Sardegna, nell’ambito del progetto di tutela del Falco Pescatore. Per restare sempre aggiornati sulle immagini della famiglia di falchi di Capo Caccia, si può scaricare l’app dell’Ecomuseo dal sito di Alghero Parks.
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Usanze di Sardegna. La tovaglia bianca va tolta da tavola prima di andare a dormire: pochi sanno perché
Un gesto che, secondo le nostre nonne, attira in casa la cattiva sorte. Ma perché la pensavano così? Le spiegazioni sono due
In Sardegna ci sono delle usanze e delle tradizioni legate a gesti quotidiani e di origine antichissima che sono ancora oggi radicati tra le persone.
Molti di questi gesti entrano in gioco quando ci si siede a tavola per mangiare o per bere insieme ad amici e parenti.
Se vivete in Sardegna o frequentate spesso l’Isola vi sarete accorti che quasi nessuno si permette di versare il vino o la birra con la mano storta, che ci si guarda bene dal posare il pane in tavola al contrario e che i commensali indirizzano parole poco gentili a chi lascia le posate incrociate sulla tavola.
Abbiamo già largamente spiegato il perché i primi due atteggiamenti in vari articoli.
Oggi, invece, vi spiegheremo perché le nostre nonne spesso hanno insistito affinché si togliesse assolutamente la tovaglia bianca messa in tavola prima di andare a letto, la sera.
La spiegazione è legata al fatto che pare che questa dimenticanza possa portare sfortuna. Ma come mai?
Le spiegazioni sono due. La prima legata alla ovvia associazione ai classici fantasmi fatti di lenzuola bianche, di cui una tovaglia abbandonata sul tavolo sembra un chiaro richiamo. Ma, in particolare, a portare sfortuna sarebbe la somiglianza con le lenzuola funebri. Lasciare sul tavolo una tovaglia bianca, attirerebbe quindi la cattiva sorte e problemi di salute agli abitanti della casa.
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