Cagliari, città ricca di monumenti e attrazioni naturali, offre una miriade di siti e luoghi da visitare. Dovendo scegliere un sito, un luogo, un monumento tutti noi avremmo grosse difficoltà. Perché Cagliari è quasi tutta bella. Una città di mare, godereccia, che pensa e parla come mangia ma che non dimentica le sue origini, tra dominazioni e momenti bui. Cagliari città di colli, come Roma e di pietre calcaree, che nei mesi estivi riflettono la luce del sole, facendola diventare una “città bianca”, come la definì D.H.Lawrence, che qui venne a visitarla, in viaggio di piacere. Ma quali sono le cinque cose da vedere assolutamente a Cagliari? Proviamo ad abbozzare una risposta in queste righe.
1. Villanova, il quartiere della movida
Villanova era il quartiere dei panettieri e dei religiosi: le vie della movida giovanile si animano la sera, mentre di giorno è piacevole visitare le chiese e i santuari resi unici dai riti della Settimana Santa. Luoghi magici e misteriosi, come il chiostro della chiesa di San Domenico dove durante la dominazione spagnola il tribunale della Santa Inquisizione processava eretici e “streghe” sardi. Da visitare piazza San Giacomo, con il suo campanile romanico e la chiesa neoclassica, i santuari delle confraternite e la vicina via Garibaldi, via dello shopping, in un tempo ormai lontano ricca di orti e pollai. L’adiacente quartiere di San Benedetto è il centro nevralgico della vita moderna: uffici, questura e tribunale, ma anche la chiesa di San Saturno, una delle più antiche della Sardegna, e l’ex Mattatoio con le sue iniziative artistiche.
2. La Cattedrale
Villanova sorge ai piedi di Castello, quest’ultimo il quartiere più importante della città sino all’Ottocento, con i suoi palazzi nobiliari medievali, sotterranei misteriosi, e luoghi che trasudano storia, in cui non pochi hanno sentito “presenze” e ricordi di un passato fastoso ma anche sanguinario. Immancabile una perlustrazione tra le vie strette, in mezzo alle roccaforti e le torri pisane. Da visitare la splendida Cattedrale, con la sua cripta scavata nella roccia e le tantissime sovrapposizioni artistiche. La cattedrale di Santa Maria Assunta e di Santa Cecilia, è il principale luogo di culto di Cagliari. La chiesa si presenta come un connubio di diversi stili artistici e custodisce sette secoli di memorie storiche della città di Cagliari. Costruita nel corso del duecento, in stile romanico pisano, venne elevata al rango di cattedrale nel 1258. Quando Cagliari fu capitale del regno di Sardegna, al suo interno prestavano giuramento i rappresentanti dei tre stamenti (bracci del parlamento sardo). Nel corso del seicento e del settecento il tempio fu rinnovato secondo i canoni dello stile barocco. Negli anni trenta del novecento venne innalzata l’attuale facciata in stile neoromanico, ispirata al prospetto del duomo di Pisa.
3. La palazzata di via Roma
Marina è il nuovo quartiere dei locali della notte, un quadrilatero di viuzze nato da un preesistente antico accampamento militare romano, affacciato sulla passeggiata di via Roma, tra shopping e bar storici. Il quartiere multietnico per eccellenza: così era infatti anche già duemila anni fa. Marina è unito al quartiere storico di Stampace da due vie dello shopping perpendicolari: Largo Carlo Felice e via Manno. Meritano un passaggio la cripta “con la morte dipinta nella volta” nella chiesa di San Sepolcro e la “Palazzata” di via Roma, per un gelato sotto i portici, davanti al mare. La Palazzata di via Roma è formata da costruzioni porticate (tra queste anche il magnifico Municipio) che si distinguono per l’accostamento di stili decorativi diversi tra loro come quelli rinascimentale e liberty. Sulla falsariga di città come Parigi, Torino e Nizza, alla fine dell’Ottocento furono realizzati questi imponenti palazzi porticati che sono diventati uno dei luoghi più amati dai cagliaritani e non solo.
4. L’Orto Botanico
Da visitare nel quartiere di Stampace lo straordinario Orto Botanico (uno dei più importanti d’Italia), polmone verde, dove da secoli vivono alberi e specie vegetali rarissimi, nel cuore di Cagliari. L’Orto Botanico è stato inaugurato nel 1866. Venne impiantato in un luogo semi abbandonato e malfamato già allora ricco di alberi e vegetazione, dove un tempo si nascondevano ladri e malavitosi e dove venne ordita la famosa congiura di Palabanda (una lapide ricorda nell’Orto quell’evento). Esteso circa 5 ettari, è un giardino botanico progettato e diretto dall’Università di Cagliari. Si tratta di un grande spazio verde nel cuore della città che racchiude e conserva ormai da decenni migliaia di specie vegetali, alcune molto rare, provenienti da tutto il pianeta. Al suo interno, dislocate in più punti, l’area custodisce un gran numero di reliquie romane di grande importanza.
Oggi il giardino contiene circa 2000 specie vegetali, prevalentemente originarie del bacino mediterraneo, ma con una buona presenza anche di piante grasse e tropicali e altre rare specie, più diversi alberi secolari, come ad esempio i grandi ficus magnolioides, che sono persino più antichi dell’orto stesso. Il giardino è suddiviso in tre sezioni principali: le piante del Mediterraneo, che rappresentano le tre fasce della vegetazione della Sardegna così come le specie provenienti dall’Australia, California e Cile; piante grasse, circa 1000 unità di piante grasse quali l’Echinocereus, Euphorbia, Lamphrantus, Mammillaria, Opuntia, coltivate in serra e all’aperto, equamente suddivise tra specie di origini africane e americane, e piante tropicali. In tutto, il giardino contiene circa 600 alberi (diversi dei quali secolari e giganteschi) e 550 arbusti. Di grande importanza l’area dedicata alla collezione palmizia (estesa per 4000 metri quadri) con circa 60 esemplari di Euphorbia canariensis, e una in particolare, a ridosso del muro che divide l’orto dall’Anfiteatro Romano, dell’estensione di 100 metri quadri, una delle più vaste d’Europa.
5. Il Poetto d’inverno
Una delle fortune di vivere in una città di mare è appunto avere il mare a due passi da casa. Il Poetto è la spiaggia dei Cagliaritani: chilometri e chilometri di arenile e un mare a portata di mano, che è un lusso per una grande città. In mezzo locali, ristoranti e pizzerie. Il Poetto è una filosofia, qualcuno direbbe, è una certezza della vita ed è soprattutto una spiaggia dove ci si può godere il sole anche d’inverno. Tiepido, è vero, ma è pur sempre un sole fantastico e che soprattutto infonde benessere. I cagliaritani lo sanno molto bene ed è per questo che, come le famose iguane preistoriche delle Galapagos, li troverete in spiaggia con la faccia all’insù mentre cercano di catturare fino all’ultimo raggio di sole o mentre passeggiano in riva al mare e si godono la vista della Sella del Diavolo sullo sfondo.
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