Cagliari, palo vecchio e arrugginito cade sull’auto di una signora. Polemiche e paura a Sant’Elia

Questo è un fatto che preoccupa, perché nel quartiere di Sant’Elia, di pali installati 30 anni fa e rimasti peraltro inutilizzati, ne sono presenti tanti. Quali provvedimenti verranno adottati?
Ieri in via Schiavazzi, un palo metallico dell’illuminazione pubblica è caduto sopra ad un’auto parcheggiata nei paraggi, danneggiandola notevolmente.
L’auto appartiene ad una signora, ed era stata parcheggiata a circa tre metri di distanza dal palo metallico.
L’allarme arriva dal consigliere Marcello Polastri: “Alla base dell’impianto elettrico, è oggi visibile notevole presenza di ruggine causata verosimilmente da un fenomeno erosivo mentre sul supporto cementizio, che avrebbe dovuto sorreggere il palo, una considerevole crepa. Il palo, secondo testimonianze, sarebbe infatti caduto per vetustà (in coincidenza con le forti raffiche di vento). Ed è questo un fatto preoccupa, perché nel quartiere Cagliaritano di Sant’Elia, di analoghi impianti metallici installati 30 anni fa e rimasti peraltro inutilizzati, ne sono presenti tanti. Quali provvedimenti verranno adottati?”.

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Dalla Sardegna agli USA: cellule staminali da sangue cordonale salvano un bimbo americano

Una donazione partita da Cagliari ha permesso un trapianto cruciale a Cincinnati.
Un lungo viaggio intercontinentale, da Cagliari a Cincinnati, ha segnato la speranza di vita per un bambino statunitense di appena un anno, affetto da una rara patologia genetica. Protagoniste di questa storia sono un’unità di cellule staminali da sangue cordonale, prelevata in Sardegna e utilizzata con successo per un trapianto salvavita negli Stati Uniti.
Il prelievo, come riporta il quotidiano L’Unione Sarda, è avvenuto lo scorso aprile presso la Banca del Sangue Cordonale (BSC) dell’Arnas Brotzu, guidata dal dottor Mauro Carta. L’unità è stata spedita al Centro Trapianti di Cincinnati, dove è stata impiegata nel trattamento del piccolo paziente. L’intervento, reso possibile grazie alla collaborazione tra la struttura cagliaritana e il registro americano NMDP (National Marrow Donor Program), è stato coordinato con il supporto del Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo (IBMDR).
La donazione, frutto della generosità di una famiglia sarda, ha avuto un esito positivo, senza complicanze rilevanti nel decorso post-operatorio. Un gesto semplice ma straordinario, che ha permesso di trasformare quello che spesso viene scartato – il sangue contenuto nel cordone ombelicale – in una risorsa preziosa per la medicina. Le cellule staminali ematopoietiche contenute nel cordone ombelicale rappresentano oggi una valida opzione per il trattamento di numerose patologie, in particolare nel campo dell’onco-ematologia pediatrica.

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