E se il simbolo della torre di Cagliari fosse un mammut e non un elefante? Lo sostiene il presidente dell’associazione Sardegna Sotterranea Marcello Polastri, che una ventina d’anni fa trovò nei sotterranei della torre dell’Elefante (edificata dall’architetto cagliaritano Giovanni Capula nel 1307 per i Pisani) una pietra squadrata che in bassorilievo presentava la raffigurazione stilizzata di un mammut, con testa grande e corpo sproporzionato.

«Sotto quest’opera architettonica – racconta Polastri – varcata la porta di un sotterraneo, un giorno trovai una pietra squadrata, un blocco di roccia largo più di un metro e alto una ottantina di centimetri. Su un lato questo reperto archeologico presentava una stranezza: la raffigurazione di un elefante in bassorilievo. Forse non si tratta di un elefante comune, ma una specie di mammut».

Della scoperta vennero informati gli archeologi e le istituzioni e il blocco roccioso venne recuperato, pochi però sanno della sua esistenza. Gli esploratori vorrebbero chiedere alle amministrazioni di poter esporre il blocco sulla torre corredandolo da un cartello esplicativo che offriranno alla città in onore della sua storia.

Due vite spezzate troppo presto, un dolore profondo che attraversa e unisce Gonnesa e Nuraxi Figus che piangono Marco Contini, 22 anni, ed Emanuele Cisci, 51 anni, deceduti questa notte in un terribile incidente stradale avvenuto nei pressi di Iglesias, lungo la SP 130 al km 54.

Secondo quanto riferito, l’impatto tra le due auto è stato violentissimo. I Vigili del fuoco di Iglesias, intervenuti intorno alle 3:40, hanno estratto dalle lamiere il passeggero dell’utilitaria, poi affidato ai sanitari. Per i due conducenti, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. Sul posto anche le forze dell’ordine per i rilievi necessari.

Marco ed Emanuele erano conosciuti come lavoratori seri, persone perbene, apprezzate da colleghi e amici. La loro improvvisa scomparsa lascia un vuoto difficile da colmare, un dolore che tocca famiglie, luoghi di lavoro e l’intero territorio. A esprimere cordoglio è anche l’Associazione degli artigiani e commercianti di Gonnesa, che in una nota scrive: «Ci stringiamo in un unico abbraccio alle famiglie Contini e Cisci, condividendo il loro immenso dolore e il lutto che oggi colpisce tutta la comunità».

Un pensiero particolarmente commosso va al papà di Marco, Gianni Contini, artigiano e imprenditore edile molto stimato a Gonnesa: «A lui e ai suoi cari – prosegue l’associazione – così come alla famiglia Cisci, esprimiamo la nostra più sincera vicinanza e il nostro cordoglio più profondo». Due paesi oggi si fermano, sconvolti da una tragedia che porta via due uomini amati e rispettati.