Cagliari, al via i lavori nelle palazzine del quartiere Sant’Elia

“Non è possibile sapere che in tanti a Sant’Elia vivono in appartamenti gravati dalle infiltrazioni idriche e fognarie” aveva lamentato il consigliere Polastri nel mostrare immagini video documentali che ritraevano anche gli inquilini che, pure sotto Natale e Capodanno, hanno disperatamente cercato di arginare la pioggia d’acqua dal soffitto di casa, posizionando numerosi secchi sul pavimento.
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Avranno inizio nel mese di gennaio le riparazioni delle perdite idriche che hanno causato e che ancor oggi continuano a causare disagi nelle palazzine popolari del quartiere di Sant’Elia. Lo rende noto Area, l’agenzia regionale per l’emergenza abitativa in risposta all’esposto presentato dal consigliere comunale Marcello Polastri.
“Non è possibile sapere che in tanti a Sant’Elia vivono in appartamenti gravati dalle infiltrazioni idriche e fognarie” aveva lamentato il consigliere Polastri nel mostrare immagini video documentali che ritraevano anche gli inquilini che, pure sotto Natale e Capodanno, hanno disperatamente cercato di arginare la pioggia d’acqua dal soffitto di casa, posizionando numerosi secchi sul pavimento.
“Acqua che sovente attraversa i pavimento di più case, mentre non mancano i casi di cantine allagate dai nauseabondi liquami” ha precisato il presidente della Commissione comunale patrimonio, Polastri, nel rivolgersi ad AREA e all’ATS.
Istituzioni alle quali è stato lamentato il perdurare di questo inconveniente igienico-sanitario.
Oggi, la risposta fornita da Area a Polastri e ad alcuni condomini del quartiere Sant’Elia, i quali stanno ricevendo in queste ore, specifiche lettere e singole richieste, sulla regolarità di alcuni lavori eseguiti, ad opera degli inquilini, nei singoli appartamenti.
Che qualcosa, per l’attesissima riqualificazione di Sant’Elia, si stia muovendo?

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In Sardegna c’è una roccia che sembra un enorme teschio: sapete dove si trova?

Una fotografia che sembra uscita da un film fantasy, una spettacolare roccia modellata dal tempo e dal vento: ma dove ci troviamo?
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Una fotografia suggestiva, che sembra uscita da un film fantasy, arriva dal cuore della Gallura e ci ricorda, ancora una volta, quanto la natura sarda sia maestra nel creare opere d’arte senza tempo. A pochi passi da Aggius, nella collina di Monte Longu, si staglia una enorme roccia di granito che, grazie all’azione combinata di vento e millenni, ha assunto una forma sorprendente: quella di un teschio umano.
L’incredibile scatto porta la firma di Graziano Vannini, che è riuscito a catturare con rara sensibilità la potenza simbolica di questo volto di pietra. La formazione si trova nella suggestiva Valle della Luna — nota anche come Piana dei Grandi Sassi — un’area dominata da rocce granitiche modellate nel tempo e da un’atmosfera quasi irreale, che ha reso questo luogo celebre anche come rifugio degli hippie negli anni ’70 e ’80.
Ma Monte Longu non è solo natura scolpita: tra le sue alture si trovano anche i resti archeologici del nuraghe Monti Longu, testimoni dell’antichissima storia dell’isola. Un luogo dove mito, geologia e memoria si intrecciano in un silenzio eterno. Una visita qui significa immergersi in uno scenario lunare, dove ogni roccia racconta una storia e ogni tramonto tinge di mistero le sagome scolpite dal tempo. E chissà quanti altri volti, animali o creature immaginarie si nascondono ancora tra le pieghe granitiche di questa terra antica.

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