Ajò: quante volte avrete sentito e usato questo termine! Al pari dell’italiano Dài! e dell’inglese Come on! rappresenta per noi sardi un’esortazione ad andare avanti con immediatezza e rapidità: un intercalare che fa parte del nostro vocabolario quotidiano e che unisce tutta l’Isola, dal Nord al Sud.

La stessa “smartness” che caratterizza quelle tre lettere a noi tanto care, da circa due anni è base fondante di Ajò Energia, azienda giovane ma con un patrimonio di competenze nel campo dell’energia da molti anni.

La società, che può vantare un centinaio di dipendenti e un network di 400 persone, è nata, vive e ha la proprietà completamente nell’Isola. Se di questi tempi dislocare può voler dire risparmiare, Ajò Energia ha deciso di optare per la scelta opposta: dare lavoro e supportare la nostra terra, creare economia nei piccoli e grandi centri, formare operatori che possono continuare a vivere e lavorare in Sardegna.

Decidere per le proposte di forniture elettriche di Ajò Energia significa dunque andare oltre la scelta del risparmio: l’acquisto si fa a questo punto anche scelta etica.

I primi due anni dell’azienda sono stati raccontati e festeggiati durante un evento alla Rinascente di Cagliari: il porto, la ruota panoramica e il mare come skyline per fare un primo bilancio tra le quattro aziende della società. Ajò Energia, Energiamia, Callmia e Beauty 52: tutte con la stessa mission di dare alla Sardegna e ai sardi una reale opportunità, di lavoro e di offerta.

Un momento dell’evento, alla Rinascente di Cagliari

Ajò Energia è specializzata nell’erogazione di energia elettrica e gas metano per privati e aziende. E al momento sono tantissimi i clienti che si rivolgono a loro per essere affiancati in tutte le fasi di progettazione, installazione, finanziamento e pratiche burocratiche per il conseguimento del Superbonus 110%, la misura di incentivazione, introdotta dal decreto-legge “Rilancio” del 19 maggio 2020, che punta a rendere più efficienti e sicure le proprie abitazioni con la possibilità di effettuare i lavori a costo zero. (visita il sito per maggiori informazioni)

Oltre a dare lavoro ai nostri conterranei e migliorare l’efficienza energetica delle case dei sardi, Ajò Energia è anche sponsor di realtà sportive locali importanti: una su tutte il Carbonia Calcio allenato da David Suazo, ex storico attaccante del Cagliari, ma anche la Pallavolo Alfieri e il Serramanna Calcio a 5.

«Ma non ci fermeremo qui», spiegano dall’azienda. «Il prossimo step è la App. Ci stiamo lavorando, è quasi pronta. Sarà uno strumento importante e utilissimo per tutti i nostri clienti. Con la App potranno controllare l’andamento del loro consumo energetico e avere a portata di smartphone tutto il supporto logistico di cui avranno bisogno».

Scopri le offerte di Ajò Energia dedicate ai clienti sardi.

«Tartarughe e testuggini sono rettili molti antichi e particolari, quando pensiamo ad esse la prima cosa che ci viene in mente è probabilmente il loro duro carapace, sistema difensivo che in molti casi le rende una “pietanza complicata” per molti predatori.»

Il dottor Daniel Zoboli, paleontologo dell’Università di Cagliari, ci conduce per mano in un viaggio all’indietro del tempo, quando animali che fatichiamo anche a immaginare erano molto diffusi.

Frammenti ossei di tartaruga dal guscio molle dell’Eocene di Nuraxi Figus (Museo PAS-Martel di Carbonia)

«Quello che forse molte persone non sanno è l’esistenza di un particolare gruppo di questi animali che è sprovvisto del caratteristico guscio rigido e ricoperto di placche cornee. Questo è il gruppo delle cosiddette “tartarughe dal guscio molle”.»

Niente placche cornee – su dorso e ventre – per quelli che, come chiarisce il dottore, erano voraci predatori, sebbene dall’aspetto (per noi) bizzarro.

«Attualmente sono diffuse nei fiumi e nei laghi africani, asiatici e americani ma un tempo erano presenti anche in Europa. I loro fossili sono infatti relativamente comuni in molti depositi sedimentari cenozoici tra cui quelli che oggi affiorano in Sardegna. I primi fossili sardi di queste particolari tartarughe sono stati raccolti dal paleontologo Domenico Lovisato nell’area di Cagliari tra la fine dell’800 e i primi del 900 ma altri interessanti reperti sono venuti alla luce nella seconda metà del secolo scorso e sono stati studiati dalla paleontologa sarda Ida Comaschi Caria.»

Carapace di tartaruga dal guscio molle del Miocene di Cagliari (Museo D. Lovisato di Cagliari)

«In un recente lavoro pubblicato assieme ad altri colleghi di diversi istituti, abbiamo fatto un sunto sulle conoscenze riguardanti le tartarughe fossili della Sardegna ed è emerso che le “tartarughe dal guscio molle” sono tra le più antiche e numerose nella nostra isola» chiarisce lo studioso. «I fossili più antichi risalgono infatti all’epoca chiamata Eocene (circa 50 milioni di anni) e sono stati ritrovati nella miniera di carbone di Nuraxi Figus (Gonnesa). Quelli più recenti, si fa per dire, risalgono invece ad appena 7-10 milioni di anni fa e provengono dall’area di Cagliari.»

Tartaruga dal guscio molle africana (Trionyx triunguis) (da Wikipedia)

.