Vivi il Natale, domani la Fiera di Cagliari si trasforma in un grande villaggio natalizio: Babbo Natale incontra i bambini
Natale non solo nelle vie del centro, ma anche in tante altre zone della città: a Cagliari sono tantissime le sorprese di questo dicembre 2021
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Dopo il primo evento, che si è svolto domenica 5 dicembre in una piazza San Michele gremita di grandi e piccini con le mascotte e le performance dei Superanimatori, Vivi il Natale prosegue con l’attesissimo appuntamento di domani, 8 dicembre, giorno dell’Immacolata. Si parte con gli eventi della Fiera Natale nei padiglioni di viale Diaz, addobbati a festa per l’occasione con la proiezione di scene natalizie sulle pareti e i cannoni sparaneve.
Ospite d’onore dell’evento sarà Babbo Natale in persona. L’anziano di rosso vestito arriverà a Cagliari con i suoi elfi e la sua lunga barba bianca. Si siederà sul suo grande trono rosso e riceverà le letterine dei bambini sardi. A fargli compagnia ci saranno tutti gli allestimenti natalizi, gli artisti di strada e le mascotte dei Superanimatori. Gli amanti dei pirati invece potranno salire a bordo di un vero e proprio galeone messo a disposizione dal Comando Militare dell’Esercito della Regione Sardegna e gustare piatti a base di cozze preparati con le cucine da campo della Brigata Sassari dagli operatori cagliaritani, per l’occasione vestiti da navigati bucanieri. Un evento quest’ultimo realizzato dall’associazione Sa tracca di Monserrato. Vicino al padiglione dei Corsari sarà presente anche una autoemoteca dell’Avis.
Per la prima volta in Italia, poi, saranno esposti durante la manifestazione i quadri dell’Hotel Rigopiano, l’albergo abruzzese tragico protagonista della valanga del 18 gennaio 2017, giorno in cui morirono 26 persone. A completare la Fiera Natale saranno l’esposizione delle eccellenze dell’artigianato sardo e le giostre degli operatori degli spettacoli viaggianti, un settore che finalmente vede la luce in fondo al tunnel dopo due anni di grande sofferenza.
Gli eventi in fiera proseguiranno fino al 12 dicembre e riprenderanno da giovedì 16 a domenica 19 dicembre.

Gli appuntamenti nelle piazze invece, saranno replicati, sempre di mattina, il 23 dicembre in piazza Italia a Pirri, il 26 dicembre in piazza Giovanni e il 28 dicembre, ultima data della manifestazione, nel piazzale del Lazzaretto di Sant’Elia.
Piazza San Michele, il piazzale del Lazzaretto a Sant’Elia, piazza Giovanni, piazza Italia e la Fiera della Sardegna vivranno quindi tutta la magia del Natale in una serie di eventi di animazione, da svolgersi in totale sicurezza, che nelle parole dell’Assessore delle attività produttive, turismo e promozione del territorio del Comune di Cagliari Alessandro Sorgia “vogliono far rivivere un bel Natale ai più piccoli dopo le chiusure forzate del 2020” e “portare la magia delle Feste anche nelle periferie, lontano dal centro”.
Tantissimi eventi per rendere il Natale 2021 a Cagliari uno dei più memorabili di sempre. E non potrebbe essere altrimenti dopo le festività dell’anno passato in cui tutti hanno dovuto fare non pochi sacrifici, rinunciando alle gioie di uno dei periodi dell’anno più vivi e intensi. “Saranno soprattutto i più piccoli a ritrovare tutta la magia del Natale ed è a loro che il Comune di Cagliari e la Camera di Commercio, insieme a tutti gli operatori coinvolti, hanno rivolto i loro pensieri nel concepire la manifestazione Vivi il Natale”, conclude l’assessore Alessandro Sorgia.
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La protesta dei passeggini vuoti: nell’Oristanese sono 24 i comuni senza pediatra

Passeggini vuoti contro il silenzio: la protesta dei 24 Comuni senza pediatra scuote l’Oristanese.
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A Baratili San Pietro l’immagine è di quelle che non si dimenticano facilmente: una cinquantina di passeggini, dondoli e tricicli vuoti, allineati nel piazzale dell’ex cantina di via Madau. Un colpo d’occhio potente, scelto dai genitori dei bambini di 24 Comuni dell’Oristanese per denunciare una situazione che va avanti da mesi: l’assenza totale del servizio pediatrico in diversi centri del territorio.
L’occasione è stata la riunione dei sindaci del Distretto sanitario di Oristano, convocata per fare il punto sulle crescenti criticità. I genitori – affiancati anche da tanti nonni – hanno deciso di trasformare l’incontro in un momento di mobilitazione civile, avviando anche una raccolta firme che sarà inviata ai primi cittadini, al Distretto sanitario, alla direzione generale della Asl e al prefetto. Nessuna richiesta generica, dicono: servono azioni immediate e concrete per garantire assistenza di base ai bambini rimasti senza riferimento medico.
A far esplodere il malcontento è stato quello che, inizialmente, sembrava l’inizio della soluzione: l’arrivo della dottoressa Gaia Serrau, entrata in servizio il 1° dicembre. Nella notte precedente all’attivazione, come spiega il quotidiano LinkOristano, molti genitori avevano tentato invano di effettuare la scelta della pediatra sulla piattaforma regionale ZenteWeb, convinti di trovarsi davanti a un problema tecnico. Solo il mattino seguente hanno scoperto la verità: l’accesso era riservato esclusivamente ai residenti dell’Ambito territoriale 1, comprendente Oristano e pochi altri Comuni limitrofi. Un dettaglio mai comunicato dall’Asl nell’annuncio ufficiale.
La notizia ha provocato la reazione immediata delle famiglie dell’Ambito 2, che riunisce numerosi centri come Baratili, Bauladu, Nurachi, Riola Sardo, Solarussa, Tramatza e Zerfaliu. Da mesi prive di un pediatra, le comunità si sentono ora doppiamente penalizzate. Una protesta che ha spinto i sindaci del Distretto a convocare d’urgenza un incontro per chiarire la situazione e sollecitare soluzioni strutturali.
Mentre la politica prova a riorganizzarsi, i genitori rivendicano ciò che ritengono un diritto fondamentale. Tra loro c’è anche una mamma che, sui social, ha affidato alle sue parole il senso profondo della manifestazione: «Questa mattina ho aperto la casellina numero 9 del mio calendario dell’Avvento e dentro ci ho trovato la parola diritti. Una parola bella, ma troppo spesso svuotata, usata come un sacchetto della spesa per propaganda politica. La cosa più triste è vedere come la politica di oggi non si fermi nemmeno davanti alle esigenze dei più piccoli, il futuro della nostra Nazione. Oggi sono scesa in piazza per rivendicare i diritti di mio figlio e di chi non ha potuto esserci. Molti dicono che non servirà. A loro rispondo che è grazie alla perseveranza dei pochi che hanno creduto nei propri ideali che oggi possiamo parlare di diritti e pretendere che vengano applicati».
Una protesta civile, silenziosa e potentissima, che chiede soltanto ciò che dovrebbe essere garantito senza bisogno di manifestazioni: un pediatra per ogni bambino. Ora la responsabilità passa alle istituzioni. I passeggini vuoti, intanto, restano lì a ricordarlo.
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