La spiaggia dei cagliaritani, il Poetto, ha un nome bellissimo che suggerisce etimologie molto suggestive, romantiche e affascinanti, in linea con la bellezza dei luoghi.

Sull’origine del nome con cui viene chiamata la spiaggia cittadina però ci sono tante teorie. La prima lo associa alla “Torre del Poeta”, diroccata torre aragonese di difficile accesso situata sul promontorio della Sella del Diavolo. Ma anche le altre tesi fanno derivare il nome dalla dominazione catalano-aragonese dell’isola.

Il termine pohuet, in catalano significa pozzetto e di pozzetti e cisterne per la conservazione dell’acqua piovana proprio la Sella del Diavolo era pienissima in passato. Questa tesi, se non altro per una motivazione linguistica, appare la più plausibile. Da non scartare l’ultima ipotesi quella che vede la parola Poetto come evoluzione storica e italianizzata della parola spagnola puerto e di quella sarda puertu, entrambe stanti a significare “porto”. E si sa, il Poetto prima di diventare soprattutto una spiaggia, è stata per secoli principalmente un porto.

Torna a Cagliari per l’ottavo anno la Karalis10, l’evento sportivo e solidale che unisce atleti, famiglie e amici a quattro zampe, con l’obiettivo di promuovere una cultura della salute libera dal cancro e dal dolore cronico. Una giornata pensata per tutti, all’insegna del movimento, della consapevolezza e della condivisione.

Le gare in programma:

• 10 km competitiva FIDAL – gara nazionale dedicata ai runner esperti;
• Staffetta 6+4 km – ideale per chi ama condividere la sfida sportiva con un partner;
• Passeggiata 4 km – aperta a ogni età, adatta anche ai più piccoli;
• Karalis Dog 3 km – l’unica corsa a sei zampe della città, pensata per i cani e i loro accompagnatori.

La manifestazione si svolgerà in un clima di festa, con musica, animazione, stand tematici, premi e tante sorprese per grandi e piccini. Una vera occasione per unire sport e sensibilizzazione su tematiche fondamentali come il diritto alla salute e la lotta contro la sofferenza inutile.

L’evento è promosso da un gruppo di professionisti della salute – medici, infermieri e operatori del settore – impegnati nella tutela dei diritti fondamentali della persona, con particolare attenzione al diritto a non soffrire. L’organizzazione assiste gratuitamente pazienti terminali in attesa delle cure domiciliari garantite dal Servizio Sanitario Nazionale e si dedica con costanza alla diffusione della cultura delle cure palliative e della terapia del dolore.

Anche l’edizione di quest’anno sarà dedicata alla memoria di Nicola Carboni, giovane atleta e volontario, esempio di energia positiva, passione sportiva e straordinario altruismo. Il suo ricordo continua a ispirare l’iniziativa, rendendola ogni anno più sentita e partecipata.

Karalis10 è molto più di una gara: è un inno alla vita, alla solidarietà e alla possibilità concreta di costruire un mondo in cui nessuno debba più convivere con il dolore senza supporto.