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Lo sapevate? Tra via Martini e piazza Palazzo esisteva Su Carrilloni: la strada di prostitute e malaffare

Oggi ci passeggiano cagliaritani e turisti, ma anticamente in Castello, tra la via Martini e piazza Palazzo, esisteva Su Carrilloni. In pochi sembrano conoscerlo, ma secoli fa era un viottolo chiuso che il Comune usava talvolta come deposito di carriole. In origine, però, secondo alcune fonti storiche, si trattava di un vicolo aperto in cui avevano spazio prostitute e in generale il malaffare.

Pare che la via Martini fosse divisa anticamente in due parti, con la chiesetta di Santa Lucia a fare da spartiacque fra il palazzo viceregio e la piazza Indipendenza. In mezzo, c’era Su Carrilloni, coperto, da una parte e dell’altra, da delle costruzioni. Una di questa oggi è caduta in disgrazia; l’altra ha lasciato il posto alla terrazza panoramica.

Questo vicolo aperto, fra la piazza Palazzo e la via Martini, era noto come Via dels Bequiters e, dal XVI secolo, anche come carrer de Calabraga. Qui risiedevano le prostitute, ovvero nella parte alta della nota via Canelles, detta calle Marinariorum.

Come riportato da importanti storici e da Cenza Thermes, infatti, un passo delle Ordinazioni cagliaritane, fra Trecento e Quattrocento, dice che “tota fembra publica o pecadora que liura son corp” non potesse risiedere in Castello se non nella strada de los besquiters e nella casa de na Bada, fino alla piazza di San Pancrazio.

Cagliari porto di mare, certo, e Castello luogo principale di vita pubblica e sociale. È dunque evidente che nel capoluogo, già da tempi lontani, fossero presenti le prostitute, che in alcuni casi rischiavano di operare fuori controllo civico e delle quali erano in qualche modo i consiglieri cittadini a occuparsene.

Poi le bombe del 1943 hanno spazzato via tutto. Delle “peccatrici” non è rimasto più nemmeno il ricordo e ora le vie Martini e Canelles, insieme alla piazza Palazzo, continuano a essere battute dal sole e dai turisti.

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