La Cagliari che non c’è più: il bagno nel canale delle saline davanti al Poetto, chi si ricorda?
Un tempo lungo il canale che portava l'acqua dal mare alle saline, era possibile fare il bagno e per i ragazzini era il posto ideale, l'acqua non era alta, ma sempre fresca e pulita e ci si poteva tuffare dai muretti, mentre i grandi raccoglievano “Cocciula a farrencasa”. Chi di voi ha fatto in tempo?
L’attività di estrazione del sale si è fermata definitivamente nel 1985. Nel 1999 è stato istituito il Parco naturale regionale Molentargius – Saline, che ospita flora e fauna protetta, piante rare e i fenicotteri che dal ’93 hanno cominciato a nidificare stabilmente.
Da quando si è interrotta l’attività di estrazione l’intera area è stata progressivamente sottoposta a un piano di riqualificazione, finalizzato a bonificare la zona che presentava problematiche potenzialmente pericolose anche per la salute pubblica.
Ma prima di quel periodo il canale attraverso il quale le saline venivano alimentate con l’acqua proveniente dal mare, era pulito e costituiva uno dei posti preferiti dai giovanissimi cagliaritani, come testimonia questo scatto pubblicato su Facebook da Grazia Pinna, che numerosi, andavano a “tuffare” dai muretti.
L’acqua era fresca e limpida perché scorreva di continuo, ma era bassa e quindi anche i più bassottini potevano nuotare in sicurezza. Mentre i più grandi ricordano che il fondo del canale era ricchissimo di “Cocciula”, arselle, e intanto che i bambini facevano il bagno, gli adulti le raccoglievano “A farrencarasa”, cioè a piene mani.
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