Pauroso incendio a Sassari, nella zona industriale di Predda Niedda.

Da quanto si apprende le fiamme si sono sviluppate in un capannone, danneggiando le sedi di aziende di climatizzazione-refrigerazione.

Sul posto sono arrivate immediatamente numerose squadre dei vigili del fuoco e forze dell’ordine, che hanno anche evacuato un supermercato e altre attività limitrofe.

L’incendio si sarebbe esteso ad alcuni edifici vicini, tra cui un deposito di gomme. Tra gli uomini impegnati nelle operazioni d’emergenza si registrano anche alcuni intossicati – come riporta l’Unione Sarda -.

#Sassari, #incendio di un capannone abidito a deposito di condizionatori nella zona industriale di Predda Niedda: #vigilidelfuoco sul posto con 3 squadre, operazioni di spegnimento in corso [#22settembre 18:00] pic.twitter.com/CcSpWaLjLx

— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) September 22, 2021

Maxi blitz antidoping: oltre 60 perquisizioni nel mondo del bodybuilding. Ci sono anche Cagliari e Sassari.

Un’operazione di vasta portata ha scosso il mondo del bodybuilding italiano. Nella mattinata di oggi, i carabinieri dei Nas di Torino e Genova hanno dato il via a un maxi blitz contro un presunto traffico di farmaci dopanti, che secondo le autorità coinvolgerebbe numerose persone attive nel settore. Le perquisizioni sono state condotte in modo simultaneo in oltre quaranta province italiane, segnando uno degli interventi più significativi degli ultimi anni riguardo al contrasto all’uso di sostanze vietate nello sport.

Gli investigatori hanno eseguito più di sessanta perquisizioni, setacciando abitazioni, palestre e luoghi di ritrovo dedicati agli appassionati e agli atleti amatoriali. Le città interessate dall’operazione includono nomi noti come Alessandria, Ascoli Piceno, Bologna, Brescia, Cagliari e Sassari, solo per citarne alcune. Questo ampio raggio d’azione dimostra la diffusa presenza di pratiche illecite nel panorama del bodybuilding e la volontà delle forze dell’ordine di affrontare questo fenomeno in modo deciso.

L’operazione ha mirato a individuare e sequestrare sostanze considerate dopanti, frequentemente vendute attraverso canali non ufficiali e, in alcuni casi, tramite piattaforme digitali. A conferma della complessità della situazione, oltre ai Nas territoriali e ai Comandi dell’Arma delle aree interessate, è stata coinvolta anche la Sezione Criptovalute del Comando Carabinieri Antisofisticazione Monetaria. Questo ulteriore aspetto suggerisce che parte del traffico illecito potrebbe avvalersi di transazioni online per eludere i controlli.

Le indagini sono coordinate dalla Procura di Savona e si trovano attualmente nella fase preliminare. Gli investigatori stanno analizzando il materiale sequestrato, cercando di delineare una rete di contatti e rapporti tra gli individuati. L’importanza di questa operazione risiede nel suo potenziale impatto sulla lotta contro il doping e sul futuro del bodybuilding in Italia, un ambito dove la salute e l’integrità degli atleti sono messi a dura prova dalle insidie delle sostanze illecite.