Sono giovani, preparati e pronti a inseguire i loro sogni.

Al via oggi il test di ammissione alla facoltà di Medicina di Cagliari. Quasi 1400 i candidati per circa 240 posti. 100 minuti di prove, per rispondere a una batteria di 60 domande: da biologia a scienze, sino alla cultura generale. “Quelle mi fanno paura, non sai mai che cosa possano chiederti”, commenta la giovanissima Rebecca, green pass in mano e un sogno nel cuore.

Numeri nella media, quelli dei candidati di quest’anno, dislocati fra le strutture di Ingegneria, Economia e Cittadella di Monserrato. Ma i posti, come si sa, sono sempre pochi.

Prove allo start alle ore 13, ma in viale Sant’Ignazio i ragazzi si sono presentati, numerosi, già da metà mattina. “Troppa ansia, non ce la facevo a stare a casa”, il commento di un giovanissimo studente.

La prospettiva di un lavoro sicuro, in futuro, e il desiderio di mettersi al servizio della comunità hanno spinto giovani sardi e sarde a provare a imboccare la strada del medico. Qualcuno cita anche Gino Strada: “Penso sia un modello da seguire per chi come noi vuole intraprendere questa strada”, commenta Matteo, 19enne di Sanluri.

Obbligo di green pass e mascherina indossata durante la prova. E c’è chi, tra i ragazzi, preso dall’ansia un po’ esagerata, teme che il Qr sia diventato illeggibile. Ma questi, appunto, sono scherzi della paura.
E se, un domani, questi test non ci fossero più? “No, è giusto farli, sarebbe difficile per un docente seguire tutte le persone che si iscriverebbero senza fare prove”.

Proseguono i controlli estivi del Comando Provinciale dei Carabinieri di Cagliari, mirati alla tutela della salute pubblica e della sicurezza alimentare nelle zone più frequentate della città. In particolare, lungo il litorale del Poetto, i militari delle Stazioni cittadine, con il supporto del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS), hanno passato al setaccio numerosi esercizi commerciali.

Durante le verifiche, l’attenzione dei Carabinieri del NAS si è concentrata su due depositi alimentari non autorizzati, ricavati all’interno di un unico locale di circa 40 metri quadrati, suddiviso senza alcuna comunicazione preventiva all’autorità sanitaria competente. I magazzini, utilizzati per lo stoccaggio di alimenti destinati a due chioschi in concessione demaniale, sono risultati in gravi condizioni di non conformità igienico-sanitaria.

Tra le irregolarità riscontrate: scaffalature arrugginite, presenza di ragnatele, accumuli di polvere, pareti con intonaci non lavabili, mancanza di aerazione e assenza totale di sistemi per il controllo degli infestanti. All’interno dei locali erano conservati alimenti ittici surgelati e altri prodotti non refrigerati, oltre a materiali destinati al contatto con gli alimenti, tutti in stato non idoneo alla conservazione.

Il responsabile legale delle due società coinvolte, un 49enne residente a Cagliari, è stato individuato come autore delle violazioni amministrative accertate. I militari hanno proceduto al sequestro dei locali e delle derrate alimentari, per un valore complessivo stimato di circa 60.000 euro, notificando le relative prescrizioni all’autorità sanitaria, che valuterà ora eventuali ulteriori provvedimenti.

Le sanzioni amministrative elevate ammontano a 6.000 euro, in riferimento alle violazioni del Decreto Legislativo 193/2007 (mancanza di registrazione, carenze igienico-sanitarie, omessa applicazione del piano HACCP) e del Decreto Legislativo 27/2001, per gravi non conformità.

L’operazione rientra nel più ampio piano di prevenzione e controllo messo in campo con l’arrivo della stagione turistica, per garantire la sicurezza dei consumatori e il rispetto delle normative nel settore alimentare.