Grande caldo a Ferragosto, spiagge prese d’assalto, ma Cagliari non si svuota. Le vie del centro storico, dalla mattina sino al primo pomeriggio sono state un continuo brulicare di passeggianti e turisti.

Temperature roventi in città, ma il 15 di agosto non si disdegna una bella passeggiata per i rioni principali della città. Tra la Marina, Stampace e Castello, quest’ultimo teatro della solennità dell’Assunta, non è mancato il movimento.

A beneficiarne, di certo, i principali siti culturali della città e pure i locali. Oggi, nonostante le possibili difficoltà legate al green pass, i ristoranti hanno fatto buoni numeri.

In tanti infatti non hanno rinunciato al classico pranzo di Ferragosto. Spaghetti ai frutti di  mare, al granchione e astice non hanno potuto mancare all’appello nella tradizione casteddaia.

Tavoli al chiuso sì, con gli opportuni controlli del certificato verde. Ma oggi in tanti hanno scelto di fare tavolate all’aperto.

Ecco allora che le strade del centro sono disseminate di tavoli. E pazienza se le temperature sono alte. In nome del festa anche 40 gradi sono più che accettabili.

Pomodori e Campidano: un connubio inscindibile di un’eccellenza tipica di questo territorio.

Così come inscindibile è il rapporto dei sardi con un’azienda della zona che ha standardizzato (tra le prime) la lavorazione delle conserve di pomodoro: la Casar di Serramanna.

Queste foto, pubblicate sulla pagina Facebook dell’azienda campidanese, raccontano di un passato che in tanti (e soprattutto in tante) ricordano benissimo. Centinaia di donne nelle fabbriche di Serramanna alle prese con la preparazione di pelati, concentrati e passate. Una preziosa testimonianza delle origini della grande industria alimentare nell’Isola.