L’Aquila del Bonelli torna al posatoio per mangiare: l’incredibile scatto di Forestas
L'Aquila del Bonelli, battezzata "Babbu Mannu", prima del rilascio a Tepilora all'alba del primo agosto, è tornata al posatoio per mangiare.
L’Aquila del Bonelli, battezzata “Babbu Mannu”, prima del rilascio a Tepilora all’alba del primo agosto, è tornata al posatoio per mangiare.
«Siamo felici di mostrarvi in anteprima una sua foto a stomaco pieno, colta poche ore fa – scrivono gli uomini di Forestas sui social – Sta bene, ed è già tornata in volo, alla conquista di un territorio tutto suo, in qualche monte della nostra Isola».
L’aquila fa parte del programma di reintroduzione:gli esemplari di aquila del Bonelli non vengono di solito liberati direttamente ma ospitati nella grande voliera di pre ambientamento realizzata da Forestas in un’area segreta del Parco di Tepilora, che permette ai rapaci di prendere confidenza con l’ambiente circostante in modo graduale.
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Le tre curiosità sul 26 dicembre e su Santo Stefano che sicuramente non conosci
Il 26 dicembre è una data che, sebbene spesso associata al relax post-natalizio, porta con sé significati e tradizioni profondamente radicate in diversi paesi e culture. Questa giornata, dedicata a Santo Stefano, il primo martire della cristianità, offre anche spunti di riflessione storici e culturali. Ecco tre curiosità che rendono il 26 dicembre e Santo Stefano così particolari.
Il 26 dicembre è una data che, sebbene spesso associata al relax post-natalizio, porta con sé significati e tradizioni profondamente radicate in diversi paesi e culture. Questa giornata, dedicata a Santo Stefano, il primo martire della cristianità, offre anche spunti di riflessione storici e culturali. Ecco tre curiosità che rendono il 26 dicembre e Santo Stefano così particolari.
Santo Stefano: il Primo Martire della Chiesa
Santo Stefano è venerato come il primo martire cristiano (protomartire), un titolo che gli è stato conferito perché fu il primo discepolo di Gesù a sacrificare la propria vita per la fede. Stefano era un diacono della comunità cristiana di Gerusalemme e fu condannato alla lapidazione intorno all’anno 34 d.C. per aver proclamato apertamente la sua fede.
La celebrazione di Santo Stefano il 26 dicembre, subito dopo il Natale, simboleggia la connessione tra il sacrificio e il dono della vita di Cristo. Questa scelta liturgica sottolinea il tema della continuità tra l’amore di Dio e la testimonianza di fede degli uomini.
Boxing Day: la Tradizione del Dono in Inghilterra
Nei paesi anglosassoni, il 26 dicembre è noto come Boxing Day, una festività legata alla beneficenza. Il nome deriva dall’usanza medievale di donare scatole (boxes) contenenti denaro o regali ai dipendenti, ai meno fortunati e ai lavoratori. In epoca vittoriana, i padroni di casa spesso distribuivano queste scatole il giorno successivo al Natale come segno di riconoscenza.
Oggi il Boxing Day è sinonimo di eventi sportivi, in particolare il calcio, e delle grandi offerte commerciali che inaugurano la stagione dei saldi. Tuttavia, in alcune comunità inglesi, si continua a mantenere vivo il significato originario della giornata, promuovendo attività di beneficenza.
La Festa “Doppia” in Italia e il Significato del Giorno Festivo
In Italia, il 26 dicembre è un giorno festivo riconosciuto dallo Stato, ma non è sempre stato così. Fu introdotto come festività civile solo nel 1947, dopo la Seconda Guerra Mondiale, per prolungare il periodo di celebrazioni natalizie. La scelta di rendere Santo Stefano un giorno festivo è strettamente legata alla tradizione cattolica del paese, che vede la figura del santo come simbolo di generosità e sacrificio.
Curiosamente, non tutti i paesi cattolici dedicano una festività a Santo Stefano. Ad esempio, in Spagna il 26 dicembre è lavorativo, salvo in alcune regioni autonome come la Catalogna, dove assume un valore culturale e familiare legato al pranzo in compagnia.
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