Giovedì 5 agosto si è tenuta ad Elmas la riunione dei partiti del centrosinistra in vista delle imminenti elezioni comunali, previste per il 10 e l’11 ottobre 2021.

Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti locali del Partito Democratico, dei Progressisti, di DeMos (Democrazia Solidale), e, attraverso delega, di LeU (Liberi e Uguali), MDP, ArticoloUno e Verdi Europei.

La riunione ha sancito che questi partiti si presenteranno uniti alla competizione elettorale, in rappresentanza di tutto il mondo del centrosinistra, a sostegno di una lista civica il cui nome proposto è quello di “Elmas città futura”.

I partiti hanno condiviso la volontà di lasciare aperta l’adesione alla coalizione a coloro che si riconoscono nelle politiche progressiste, ambientaliste e solidali, con l’auspicio che possano aderire in particolare il Movimento 5 Stelle e Italia Viva, ai quali hanno rinnovato un corale appello.

E’ stata poi ribadita la ferma volontà di aprire la coalizione ai movimenti, associazioni, comitati di quartiere ed anche ai singoli cittadini che, pur non aderendo a nessun partito, vogliano condividerne il percorso che veda la creazione di un programma e di una lista che possa riportare Elmas al centro delle politiche metropolitane in un’ottica di democrazia partecipata.

La coalizione ha anche stabilito di non ricorrere alle primarie quale strumento per l’individuazione del candidato/a Sindaco, data la ristrettezza dei tempi, e di optare per la selezione del nominativo tra l’ampia rosa di uomini e donne a disposizione del progetto.

La riunione, per consentire ai singoli partiti i necessari passaggi nei propri organismi dirigenti, è stata aggiornata a martedì 10 agosto, data nella quale verranno formalizzate le decisioni e si procederà alla individuazione del candidato/a Sindaco.

«Scusi, chi comanda in casa?»: questa la domanda che il documentarista Rai Luca Pinna rivolse alle donne sarde nel 1965.

«Io e mio marito» risponde la prima intervistata che poi racconta la gestione delle finanze della famiglia, compresa quella dello stipendio del figlio maggiorenne ancora in casa.

Più netta la risposta della seconda intervistata che davanti al focolare domestico acceso replica seccamente: «La moglie comanda, il marito va a lavorare. Porta i soldi a casa e li consegna alla moglie. L’educazione spetta alla mamma. La padrona sono io».