I Carabinieri del Comando Provinciale di Cagliari  hanno rafforzato, in occasione del periodo estivo con l’afflusso di migliaia di persone sulle spiagge, i servizi di controllo del territorio.

Per consolidare e rendere più efficaci l’attività di prevenzione e contrasto ai reati contro il patrimonio, è stata creata una squadra composta da personale specializzato del Nucleo Investigativo e dai militari dei Nuclei Operativi delle dipendenti Compagnie che svolgono il servizio in abiti civili, che agiscono in sinergia con le pattuglie delle locali Stazioni nei vari comuni della fascia costiera.

A seguito di alcuni furti su autovetture effettuati nella zona di Villasimius, i carabinieri ponevano in essere mirati controlli a seguito dei quali è stato individuato  un uomo della provincia di Cagliari che, in più occasioni, a bordo della sua auto, continuava a transitare in vari parcheggi insospettendo i militari.

Nella giornata di ieri, veniva visto mentre con un complice in corso di identificazione, rompeva il finestrino di un’autovettura prendendo una borsetta. I militari del Nucleo Operativo della Compagnia di San Vito tentavano di fermarlo ma l’uomo fuggiva a bordo del proprio veicolo.

Ne scaturiva un inseguimento, con l’ausilio della pattuglia della locale Stazione ed il personale del Nucleo Investigativo, per le vie cittadine che lo costringeva ad abbandonare la refurtiva – poi riconsegnata alla legittima proprietaria -.

A causa delle manovre spericolate del ladro, che mettevano a grave rischio l’incolumità di passanti ed altre auto – rischiando  anche incidenti frontali con altri mezzi che arrivavano in direzione opposta – i militari desistevano sul momento dall’inseguimento -.

La fuga infatti era inutile in quanto i carabinieri lo avevano riconosciuto ed identificato per cui, nelle ore successive, l’uomo, un 50enne con precedenti specifici per reati contro il patrimonio, veniva individuato e denunciato all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.

Restituire alle persone con disabilità la possibilità di vivere la propria città senza barriere. È questo l’obiettivo di Whable, piattaforma ideata da Marco Altea, 46 anni, che convive da oltre venticinque anni con la sclerosi multipla e da circa tre si muove in sedia a rotelle.

L’idea è nata da un’esperienza personale: dopo la pandemia, Marco si è trovato davanti a marciapiedi impraticabili, gradini all’ingresso dei locali, bagni inaccessibili e parcheggi spesso occupati. È in quel momento che ha compreso come la disabilità non sia solo una condizione fisica, ma anche il risultato di un ambiente che non accoglie.

Da questa consapevolezza è nato Whable, inizialmente pensato come una lista di locali e parcheggi accessibili, poi evoluto in una piattaforma integrata che punta a creare una vera comunità. Non si tratta solo di segnalare luoghi accessibili, ma di favorire la partecipazione sociale e la condivisione di esperienze, abbattendo tre barriere principali: quella informativa, quella fisica e quella relazionale.

La piattaforma offre una mappa dei luoghi accessibili, aggiornata direttamente dalle persone con disabilità, i cosiddetti “Whablers”, garantendo informazioni affidabili e verificate sul campo. I locali vengono premiati con i bollini Whable, assegnati da chi li ha visitati e testati, certificandone la reale accessibilità. Oltre alla mappa, la piattaforma include “Angels on Demand”, un servizio per prenotare accompagnatori qualificati, e una community interattiva, dove condividere esperienze, suggerimenti e momenti di vita sociale, creando relazioni e riducendo l’isolamento.

Attualmente Whable è in fase di sviluppo e funziona come Web App, accessibile senza download per garantire facilità di utilizzo. Il lancio ufficiale della piattaforma è previsto per la Primavera 2026, quando sarà completa e ricca di contenuti pensati per un’esperienza utente completa e inclusiva.

In vista del lancio, Marco ha aperto una fase di Beta Test: «Non vogliamo costruire il servizio per le persone con disabilità, ma con loro», sottolinea. Si cercano persone con disabilità motoria e utilizzatori di sedia a rotelle interessati a testare la piattaforma in anteprima, mappare i primi luoghi e fornire feedback. L’obiettivo è creare un progetto partecipativo, dove la community contribuisce attivamente a rendere Whable più utile, inclusiva e vicina alle reali esigenze degli utenti.

Whable è quindi molto più di una piattaforma: è uno spazio condiviso, creato da persone con disabilità per persone con disabilità, dove le informazioni sono affidabili, le esperienze vengono raccontate e le relazioni costruite. Un progetto che dimostra come l’inclusione passi anche dalla collaborazione, dalla condivisione e dal coinvolgimento diretto della comunità.

Contatti
Marco Altea – Fondatore & CEO
Email: [email protected]
Sito Web: www.whable.it

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