Accadde oggi: 19 giugno 1324, inizia la dominazione spagnola in Sardegna
Forse non tutti sanno che nello scudo della bandiera aragonese è presente anche la bandiera dei 4 mori. Quello che sanno praticamente tutti è che il nostro vessillo ha origini spagnole. Le radici di quella bandiera vanno ricercate in un 19 giugno di tanti secoli fa. Nel 1324, esattamente 697 anni fa, nasceva il Regno di Sardegna e Corsica.
Forse non tutti sanno che nello scudo della bandiera aragonese è presente anche la bandiera dei 4 mori. Quello che sanno praticamente tutti è che il nostro vessillo ha origini spagnole. Le radici di quella bandiera vanno ricercate in un 19 giugno di tanti secoli fa. Nel 1324, esattamente 697 anni fa, nasceva il Regno di Sardegna e Corsica.
Le basi della futura e lunga dominazione spagnola sulla Sardegna furono poste nel 1295, quando con il Trattato di Anagni fu sancito l’accordo tra Corona d’Aragona, Papato e Angioini per l’abbandono della Sicilia da parte degli spagnoli in cambio del permesso di conquistare Sardegna e Corsica (ius invadendi).
Accadde oggi. 17 giugno 1970: Italia – Germania 4-3, 50 anni fa la partita del secolo
Una partita che ancora oggi tutti ricordano. L'Italia conquistò la finale contro il Brasile ma non vinse poi il mondiale.
Viene ricordata da tutti come la Partita del secolo. Stiamo parlando di Italia – Germania Ovest, la semifinale dei mondiali di Messico del 1970, giocata il 17 giugno allo stadio Atzeca di Città del Messico e vinta dalla nazionale italiana per 4-3.
Era il 17 giugno 1970 e lo stadio, a 2200 metri di altitudine, era pieno con più di 100mila spettatori pronti a fare il tifo per le due nazionali. Una partita che ha dell’incredibile per la concitazione e il fiato sospeso con il quale ha tenuto gli spettatori nei 30 minuti dei tempi supplementari quando si giocava il tutto per tutto. Un inseguimento al cardiopalma tra due nazionali che non mollavano la presa e alla fine, però, una delle due l’ha spuntata e, per nostra fortuna, questa è stata l’Italia. La vittoria sembrava italiana già con l’1-0 di Boninsegna all’ottavo minuto di gara ma al 90° minuto arrivò il gol del tedesco Schnellinger. Tutto da rifare per le due squadre. Tempi supplementari. Palla di nuovo al centro e dopo quattro minuti arriva un altro gol della Germania Ovest. A questo rispondono Burgnich prima al 98° e Riva poi al 104°. L’Italia è di nuovo in vantaggio ma solo per pochi minuti. Al 110° minuto arriva il pareggio dei tedeschi con Muller che nulla potrà poi di fronte al gol di Rivera al 111° che suggella la vittoria degli Azzurri che volano in finale contro il Brasile.
Il 18 giugno, Gianni Brera nel commentare la partita su “Il Giorno” dirà: «Noi abbiamo rischiato l’infarto, non per scherzo, non per posa. Il calcio giocato è stato quasi tutto confuso e scadente, se dobbiamo giudicarlo sotto l’aspetto tecnico-tattico. Sotto l’aspetto agonistico, quindi anche sentimentale, una vera squisitezza, tanto è vero che i messicani non la finiscono di laudare (in quanto di calcio poco ne san masticare, pori nan). I tedeschi meritano l’onore delle armi. Hanno sbagliato meno di noi ma il loro prolungato errore tattico è stato fondamentale».
Una targa commemorativa di quel “partido del siglo” campeggia oggi allo stadio Atzeca e ricorda l’impresa delle due nazionali italiana e tedesca in quel lontano 1970.
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