“Sapevo che non era la prima volta e che non sarebbe stata l’ultima, ma quello che si è ripetuto nei giorni scorsi oltre alla rabbia mi lascia anche un profondo senso di tristezza”. Sono le parole amareggiate del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, in merito agli episodi vandalici verificatisi in città.

“Per l’ennesima volta, le piante di via Alghero sono state distrutte da qualche balordo che ha avuto anche la brillante idea di rompere due colonnine dell’Enel e dare fuoco a un mastello e a un piccolo deposito in metallo vicino a un distributore di benzina, che avrebbe potuto avere conseguenze molto più gravi se non fosse stato per il tempestivo intervento dei vigili del fuoco”.

“Voglio personalmente ringraziare il Questore e il capo della mobile, che, grazie anche alla telecamera, hanno subito identificato e denunciato il responsabile.
Ma mi chiedo come si possa essere così cattivi e ignoranti, così totalmente privi del benché minimo rispetto verso qualsiasi cosa che non ci appartiene, ma che in realtà è di tutti noi”.

Poi lo sfogo del primo cittadino. “Ovviamente stiamo valutando se ci siano le condizioni per costituirci parte civile, perché sarebbe bello che questo “signore” adesso pagasse i danni. Anzi, sarebbe meglio se ripagasse il suo debito con la comunità svolgendo lavori socialmente utili così magari potrebbe imparare che la città è di tutti”.

Questa mattina di mercoledì 2 giugno, il Prefetto di Cagliari Gianfranco Tomao, il Presidente della Regione Christian Solinas e il Sindaco Paolo Truzzu, hanno deposto una corona d’alloro al Monumento dei Caduti nel Parco delle Rimembranze.

La cerimonia si è svolta nel rispetto delle disposizioni previste e in linea con le esigenze di distanziamento sociale prescritte, il divieto di assembramento nonché le altre misure di contenimento.

All’evento fa seguito una cerimonia celebrativa presso l’Auditorium del Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” con la consegna di ventidue onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana conferite dal Capo dello Stato in favore degli insigniti e destinate a “ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell’economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari”.

Verrà consegnata una Medaglia d’oro per vittima del terrorismo e tredici Medaglie d’onore ai cittadini italiani costretti al lavoro coatto nei campi nazisti dopo l’8 settembre 1943.

A conclusione della manifestazione una breve prolusione storica del docente Aldo Accardo, Presidente del Comitato “Grandi Eventi”.