Cagliari, Federalberghi e Confindustria lasciano il tavolo sulla tassa di soggiorno: “Cifre esagerate”

Confindustria Turismo e Federalberghi Sud Sardegna contestano il metodo di lavoro del sindaco e le cifre scelte per stilare il regolamento che dovrebbe entrare in vigore il 1 luglio. In particolare un singolo individuo, o anche un gruppo familiare o comitive, pagheranno 4 euro al giorno.
Federalberghi Sud Sardegna e Confindustria Turismo dicono no alla tassa di soggiorno. Questa mattina i rappresentanti di categoria degli albergatori hanno abbandonato la riunione convocata dal sindaco Paolo Truzzu in aperta polemica con un metodo «illiberale, antidemocratico, e irrispettoso delle esigenze degli albergatori già duramente provati da 16 mesi di pandemia».
Il regolamento per l’applicazione della tassa è stato approvato senza alcuna interlocuzione con le associazioni di categoria e «in sfregio dello spirito della legge improntata alla collaborazione».
«Il sindaco voleva solo sapere da noi quando e come le associazioni avrebbero erogato i soldi ricevuti dai turisti – ha spiegato il presidente di Federalberghi Sud Sardegna Fausto Mura – un pessimo modo di aiutare il turismo dopo la crisi più grave che abbiamo mai vissuto».
«Sono cifre esagerate per i servizi che la città è in grado di dare, completamente ingiustificate – dice Davide Collu, rappresentante di Confindustria Turismo – oggi è il primo giorno in cui si pensa e si parla di una ripartenza e anziché essere confortati veniamo chiamati per sapere che a partire dal 1 luglio, quindi in piena ripresa, verrà attivata una tassa».
Mura e Collu contestano il metodo di lavoro del sindaco e le cifre scelte per stilare il regolamento che dovrebbe entrare in vigore il 1 luglio. In particolare un singolo individuo, o anche un gruppo familiare o comitive, pagheranno 4 euro al giorno.

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