Anche Cagliari ha aderito alla Giornata nazionale #ioriparo che si terrà in tutta Italia lunedì 31 maggio 2021 per sensibilizzare la popolazione verso il riuso delle scarpe.

Tutte le calzolerie aderenti all’iniziativa organizzata da “Calzolai Italiani” e “Calzolai 2.0”, apriranno i loro laboratori per spiegare ai potenziali clienti come si può regalare una nuova vita ad un paio di scarpe.

I dettagli dell’iniziativa sono stati illustrati oggi, venerdì 28 maggio 2021, in una conferenza stampa che si è tenuta in piazza San Bartolomeo e alla quale hanno partecipato l’Assessore alle Attività produttive, Alessandro Sorgia e il Presidente della Commissione Consiliare Ambiente, Raffaele Onnis.

“Questo è un discorso che riguarda le nostre attività produttive perché – ha commentato Alessandro Sorgia – gli artigiani sono quelli che più di altri hanno sofferto in questo lockdown. E per cercare di fare la nostra parte, oltre ad aderire a queste iniziative, stiamo pensando di realizzare un bando de minimis per dare la possibilità alle botteghe artigiane di non perdere le tradizioni che vanno di padre in figlio”.

“Riteniamo abbia un significato importantissimo evidenziare, oltre all’aspetto delle risorse artigianali – ha aggiunto Raffaele Onnis – anche la vocazione ambientale. Il riuso degli oggetti diventa un aspetto fondamentale per la nostra comunità”.

Presente all’incontro con la stampa anche Simone Usai, presidente dell’Associazione Calzolai italiani e consigliere dell’Associazione Calzolai 2.0. “In un’epoca sempre più green, abbiamo deciso di fare la nostra parte informando le persone e portandole nelle nostre botteghe per illustrare quello che può fare oggi un calzolaio. Riciclare è bello ma riparare è ancora meglio”.

A partire dal 31 maggio 2021 e ogni ultimo lunedì di maggio negli anni successivi, la giornata #ioriparo permetterà a tutti gli interessati di visitare le botteghe artigianali dei calzolai per capire come poter allungare il ciclo di vita delle scarpe.

“Si possono fare ora – ha concluso Simone Usai – riparazioni che prima non erano nemmeno pensabili”.

Un bagliore accecante, poi un’esplosione che ha fatto tremare le fondamenta delle case. Quella che doveva essere una tipica ondata di maltempo si è trasformata, nel pomeriggio di ieri, in mezz’ora di autentico terrore per i cittadini di San Sperate. Un nubifragio violentissimo, accompagnato da una tempesta elettrica senza precedenti, ha colpito il centro abitato lasciando dietro di sé una scia di danni e grande spavento.

Foto di Torre Orrù

Il cuore dell’evento è stato la caduta di un fulmine a pochissima distanza dalle abitazioni, che ha centrato in pieno un palo della linea telefonica, spaccandone la cima. La scarica elettrica si è propagata istantaneamente nelle case adiacenti attraverso i cavi, trasformando gli elettrodomestici in potenziali pericoli.

Foto di Torre Orrù

“Mi sono trovato davanti a un bagliore immenso e a un’esplosione assordante”, racconta un residente ancora scosso. “Ero in veranda a recuperare la roba stesa sotto la grandine, ho fatto appena in tempo a chiudere tutto e staccare il salvavita”. Il bilancio dei danni materiali è pesante. Nelle abitazioni del vicinato, modem, computer e impianti elettrici sono saltati a catena. Particolarmente colpita una residente che ha visto andare in fumo due televisori, tra cui una Smart TV acquistata di recente, il modem e il PC.

Ma è sul piano umano che si è rischiato. Un giovane che abita accanto al luogo dell’impatto è stato scaraventato a terra dallo spostamento d’aria e dalla potenza dell’esplosione. Fortunatamente, per lui non ci sono state conseguenze fisiche gravi, ma solo un enorme shock. Per trenta minuti il paese è rimasto in balia degli elementi, con la grandine che sferzava le strade, e il bagliore dei fulmini che illuminava a giorno le stanze, seguito dai boati dei tuoni.