(FOTO E VIDEO) Accadde oggi. 23 maggio 2016, Daniele Conti disse addio alla maglia del Cagliari

La Curva Nord disegnò una maglia numero 5 rossoblù grande quanto tutto il settore per poi dedicargli le parole più belle: «In un calcio senza colori hai dimostrato cosa vuol dire attaccamento ai colori, un esempio per tutti i giovani calciatori».
Cinque anni fa, il 23 maggio 2016, la bandiera del Cagliari Daniele Conti, capitano di mille battaglie, ha detto addio alla maglia rossoblù.
Un Sant’Elia pieno fino all’ultimo ordine di posto tributò al leggendario numero 5 rossoblù, il saluto che si era meritato in ben 16 stagioni con i 4 mori cuciti sul petto. Accadde a un anno di distanza dal suo addio al calcio giocato.
Il regista romano giocò infatti la sua ultima partita con il Cagliari il 31 maggio 2015, in un Cagliari-Udinese non proprio esaltante, che segnò l’ultima partita del club di Giulini nella massima serie prima della retrocessione in B. Anche in quell’occasione il suo pubblico gli dedicò una standing ovation.
Con la promozione del Cagliari di Rastelli in Serie A e l’ingresso nella dirigenza di Conti, la società di via Mameli decise di dare vita al “Conti Day”, una serata intera dedicata allo storico capitano. La Curva Nord disegnò una maglia numero 5 rossoblù grande quanto tutto il settore per poi dedicargli le parole più belle: «In un calcio senza valori hai dimostrato cosa vuol dire attaccamento ai colori, un esempio per tutti i giovani calciatori».
Le emozioni di una serata indimenticabile ??5️⃣ #ContiDay
Gepostet von Cagliari Calcio am Dienstag, 24. Mai 2016
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Accadde oggi. 20 maggio 1990: il Cagliari guidato da Claudio Ranieri ritorna in Serie A (VIDEO)

Rientrati in Sardegna i rossoblù furono accolti da una grande festa, le strade della città furono invase dai caroselli dei tifosi, felici di festeggiare il traguardo a vent'anni esatti da un altro grande avvenimento, l'indimenticabile scudetto del 1970, ma questa è un'altra storia.
Il 20 maggio 1990 finisce per il Cagliari un lungo calvario durato sette anni. Quel giorno di 29 anni fa infatti, i rossoblù guidati dal giovanissimo tecnico Claudio Ranieri strappano un pareggio in casa del Pisa, grazie alle reti di Provitali e Valentini e conquistano matematicamente la promozione in Serie A.
Grande merito di quella cavalcata che porto i sardi dalla Serie C alla A in soli due anni, fu del presidente Tonino Orrù, che rilevò un Cagliari dalle condizioni economiche disastrose, ne ripianò i debiti e costruì subito una squadra quadrata e competitiva per ritornare nel calcio che conta.
Il campionato 1989-1990 non fu una passeggiata. Nelle prime quattro giornate, Ielpo, Cappioli, Provitali e compagni raccolsero sul campo solo 4 punti, frutto di una vittoria, un pareggio e due sconfitte esterne. Poi ci furono tre vittorie consecutive che fecero capire ai tifosi le potenzialità di quella squadra, che a quel punto inizi a giocarsela con chiunque. Alla fine fu terzo posto e promozione matematica con una giornata di anticipo.
Rientrati in Sardegna i rossoblù furono accolti da una grande festa, le strade della città furono invase dai caroselli dei tifosi, felici di festeggiare il traguardo a vent’anni esatti da un altro grande avvenimento, l’indimenticabile scudetto del 1970, ma questa è un’altra storia.

Festa per la promozione in Serie A (FOTO DI DIETRICH STEINMETZ PUBBLICATA SU FACEBOOK DA CAGLIARI CLUB)

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