Ubriaco e armato di roncola e coltello minaccia di morte i genitori, poi spacca l’auto del padre con una sedia
Sono stati ben tre gli episodi di violenza familiare nel weekend a Oristano.
Nella serata di domenica 9 maggio la Squadra Volanti della Questura di Oristano hanno tratto in arresto in flagranza di reato un giovane residente a Silì, V.D. classe 1996, resosi responsabile dei reati di minaccia aggravata, danneggiamento e maltrattamenti in famiglia ai danni dei genitori. Il giovane, in preda ai fumi dell’alcol, aveva dapprima minacciato i congiunti con un coltello, poi danneggiato con l’utilizzo di una sedia l’auto del padre e infine, presa una roncola, aveva continuato a minacciare di morte i familiari.
L’intervento degli equipaggi della Squadra Volante ha scongiurato il peggio. Il giovane è stato posto in condizioni di sicurezza e condotto in Questura per poi essere portato presso il carcere di Massama e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Sabato scorso la Squadra Mobile della Questura di Oristano su disposizione della locale Procura della Repubblica ha eseguito la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di S.F. classe 1993, residente a Oristano, già agli arresti domiciliari per Rapina, in quanto, incurante delle prescrizioni a suo carico era uscito di casa per procurarsi degli stupefacenti per poi, al rientro nella sua abitazione, minacciare pesantemente e aggredire i genitori, “responsabili” di avergli gettato una parte dello stupefacente che aveva acquistato poco prima.
Qualche giorno fa la Squadra Mobile della Questura ha inoltre dato esecuzione alla misura cautelare degli Arresti Domiciliari a carico di un uomo residente a Oristano, resosi responsabile del reato di Atti Persecutori ai danni della ex compagna.
L’uomo, già destinatario della misura cautelare del divieto di avvicinamento, incurante delle prescrizioni poste a suo carico, in più occasioni aveva violato la misura contattando la donna telefonicamente e recandosi sotto casa sua, terrorizzandola a tal punto che non era nemmeno riuscita a contattare le forze dell’ordine se non qualche giorno dopo presentando denuncia direttamente in Procura. Ora non potrà uscire di casa se non con espressa autorizzazione del Giudice che ha disposto l’arresto e, se non rispetterà quanto indicato nell’ordinanza potrà essere sottoposto alla più grave misura della custodia cautelare in carcere.
Dall’inizio dell’anno è la quinta misura cautelare che la Polizia di Stato di Oristano esegue su disposizione della Procura della Repubblica per reati connessi a violenza di genere, maltrattamenti in famiglia e atti persecutori.
La Questura in tutte le proprie componenti continuerà nell’impegno instancabile a tutela dei soggetti fragili, vittime di violenza e minori.
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