La Sardegna va verso la Zona Arancione. L’Isola, unica regione rimasta in zona rossa, lunedì dovrebbe cambiare fascia.

Nel corso della serata il ministero della Salute comunicherà l’ufficialità o meno del passaggio della regione nella fascia intermedia delle restrizioni, dopo tre settimane trascorse in quella di massima allerta.

A conferma della prossima “promozione” dell’Isola ci sono i dati sull’indice Rt.

Il tasso di contagiosità in Sardegna è infatti di 0,81, decisamente al di sotto della soglia critica di 1. Si tratta di un dato, questo, da zona gialla, ma permangono diverse criticità su altri parametri come quello dei focolai e quello, allarmante dei cittadini che rifiutano il vaccino.

Ottimista si è dichiarato ieri l’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu: «Mi auguro che ci diano la fascia arancione, compatibilmente coi dati ufficiali».

L’ufficialità si avrà solo stasrea, con la diffusione della bozza del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e poi con l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. Da capire, qualora arrivasse la fascia arancione, se la Sardegna vi dovrà rimanere per almeno due settimane per via delle norme in vigore o se ci sarà lo spiraglio, il 10 maggio, di un ingresso in zona gialla anticipato.

Oltre ai dati sui contagi in miglioramento a dare un a prospettiva in questo senso è anche la Fondazione Gimbe che nella settimana 21-27 aprile evidenzia un miglioramento dell’indicatore relativo ai “Casi attualmente positivi per 100.000 abitanti”: 1.089 contagi con un calo del 21,8% rispetto alla rilevazione precedente (1.116 casi).

Sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica (23%) e terapia intensiva (21%) occupati da pazienti Covid-19.

Ma preoccupano, come dicevamo prima, i rifiuti ai vaccini. In molti, sopratutto pazienti fragili, in questi giorni hanno rifiutato le somministrazioni.

Lungo servizio ieri della trasmissione di la7 Piazza Pulita sulla situazione Covid-19 in Sardegna, passata in poco tempo dalla zona bianca alla zona rossa.

Il giornalista Salvatore Gulisano è andato a Cagliari per spiegare cosa sia successo nell’Isola, come stia procedendo la campagna vaccinale, soprattutto per quanto concerne i pazienti fragili, ma anche per raccontare l’ormai nota vicenda del pranzo di Sardara.

Sulla questione della zona rossa sono stati intervistati l’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu e i cittadini sardi che hanno attivato la class action contro Ats e Regione Sardegna per far luce sulle vaccinazioni ai pazienti fragili, fra i quali anche il giornalista Giancarlo Ghirra.

Contattati invece sulla vicenda Sardara l’ormai ex direttore generale degli Enti Locali Umberto Oppus (dimissionario), che al telefono ha ammesso le sue colpe, e Stefano Esu, fratello del portavoce di Solinas Mauro, che intercettato dal giornalista di La7 davanti all’ufficio della Procura non ha voluto commentare la vicenda.

Stefano Esu

Gulisano è poi andato in Consiglio Regionale per cercare di parlare con il presidente Solinas, ma senza riuscirvi.

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