Nuova 130, a rischio la viabilità di Elmas: le perplessità di Piscedda e Orrù della Commissione Trasporti

La strada statale 130 sta per cambiare volto, ma dopo la richiesta dell'Anas per l'impatto ambientale Valter Piscedda (PD) e Maria Laura Orrù (Progressisti), entrambi membri della Commissione Trasporti ci sono alcune preplessità
Questa mattina si è tenuta una conferenza stampa in Consiglio Regionale per illustrare il tema alla stampa. Presenti i consiglieri regionali Valter Piscedda (PD) e Maria Laura Orrù (Progressisti), entrambi membri della Commissione Trasporti ed entrambi consiglieri comunali ad Elmas (Piscedda di maggioranza e Orrù di opposizione). All’incontro c’erano anche i consiglieri comunali di maggioranza Fabiola Nucifora, Giacomo Carta e Ivan Lai (PD) e Sara Piras (Indipendenti).
L’Anas ha presentato una richiesta di valutazione di impatto ambientale al Ministero dell’Ambiente su un progetto per l’eliminazione degli incroci a raso nel tratto compreso fra Elmas, Assemini e Decimomannu.
«Lo ha fatto su un progetto che dovrebbe dare maggiore sicurezza alla strada, con l’eliminazione degli accessi laterali, ma dovrebbe anche migliorare le entrate e le uscite dai singoli paesi – commentano Valter Piscedda (Pd), e Maria Laura Orrù (Progressisti), membri della Commissione Trasporti del Consiglio Regionale -. Nel caso di Elmas, dal nostro punto di vista, questo non avviene».
«In primo luogo mancano le analisi sul traffico esistente estese alle strade statali e provinciali più prossime al tronco della SS 130 oggetto dell’intervento, fondamentali rispetto alla centralità del tronco stradale rispetto all’area metropolitana dell’hinterland cagliaritano – osservano Piscedda e Orrù -. Dalla lettura della relazione trasportistica del progetto, appare chiaro come si siano esaminati i flussi di traffico considerando le principali destinazioni di origine e di arrivo di riferimento, ma senza una analisi dinamica che possa rendere un’idea verosimile dell’entità del traffico dei singoli tronchi (principale e secondari), specie in riferimento alla densità dei flussi e alla velocità, aspetti fondamentali per una valutazione obiettiva delle scelte progettuali operate».
«Siamo poi in una zona ad alto sviluppo urbanistico e in cui sono in cantiere nuove opere edilizie tra cui l’ampliamento di Bricoman e la costruzione di un nuovo mega centro commerciale nella zona della Via san Giorgio – fanno notare i due consiglieri di opposizione -. Viene eliminata la possibilità di connettere Elmas dalla Via Sestu alla SP8, quella che ci collega a Sestu ed alla S.S.131. Per poter arrivare in quei posti tutto il traffico verrebbe convogliato dentro il centro abitato, per poi dirottarlo verso l’ingresso principale di via del Pino Solitario, dove è prevista un’unica rotonda che poi smista in tutte le direzioni. Nella zona della Bricoman, oltre quella già esistente, verrebbe realizzata una seconda rotonda, che diventerebbe un punto di passaggio estremamente delicato a causa del traffico già oggi rilevabile per lunghe ore della giornata».
«Le attività produttive posizionate nei pressi di Bricoman (aziende di trasporti, deposito e smistamento mezzi pesanti, caravan, etc.) si troverebbero costrette anch’esse ad utilizzare obbligatoriamente una strada a 2 corsie e doppio senso di marcia e “tornare indietro” verso le mini – rotatorie (Bricoman + SP 8) per andare in direzione Sestu oppure in direzione SS.131 (comunque in ogni caso impegnando la nuova rotatoria sotto la SS 130) oppure in direzione Iglesias senza impegnare direttamente la rotatoria ma attraverso una stretta curva a U di difficile interpretazione rispetto agli ingombri richiesti dagli autoarticolati che quotidianamente impegnano la viabilità attuale – spiegano ancora Orrù e Piscedda -. In termini generali, l’abitato di Elmas, si troverebbe con due accessi in meno rispetto al passato. Tale evenienza è inaccettabile e non si tratta solo di rivendicare un accesso in più o in meno, bensì di rimarcare l’importanza di quello svincolo per l’abitato di Elmas. Elmas si adagia “in lunghezza” lungo la SS 130 con i tre accessi che sono sempre stati utilizzati in maniera intensiva, e già la chiusura del primo accesso aveva creato problemi nel traffico interno alla cittadina. Se è vero che, stando al progetto, quell’ingresso “storico” verrà ripristinato per il traffico proveniente da Cagliari, grazie ad uno svincolo dedicato, con la realizzazione di questo progetto tutto il traffico interno al paese e che insiste sulla Via Sestu con destinazione Assemini, Iglesias, oppure con direzione Sestu, Sp 8, SS.131, verrebbe dirottato sulla via del Pino Solitario (e di conseguenza sulla rotatoria di nuova realizzazione) con ripercussioni nel traffico interno facilmente immaginabili e rispetto alle quali il progetto non fa nessuna chiarezza».
«Insomma, un progetto che secondo noi non garantisce al meglio gli interessi della nostra Comunità, ed anzi ne pregiudica fortemente quelli futuri» concludono.
«Quando ero Sindaco, con Anas e Regione stavamo valutando da anni quali potessero essere le migliori soluzioni per conciliare la sicurezza con le nostre esigenze. E finchè sono stato Sindaco non ho mai formalizzato un parere definitivo al progetto, proprio perchè non vedevo rappresentati al meglio i nostri interessi – aggiunge Valter Piscedda -. Avrei continuato a discutere per anni, ma non avrei mai dato parere favorevole ad un progetto la cui realizzazione resterà tale per almeno altri 30 anni, se non per sempre. Purtroppo invece, a fine del 2019, il Sindaco di Elmas, avvallato dalla Giunta e dai suoi tecnici, nonostante abbia evidenziato criticità verso il progetto, facendo mettere a verbale che non rappresentava le esigenze dell’Amministrazione e della cittadinanza, ha tuttavia dichiarato di ritenere ammissibile quella stessa proposta progettuale, in nome e per conto dell’Amministrazione Comunale di Elmas».
«In virtù di questo, insieme ai colleghi Consiglieri Comunali Giacomo Carta, Ivan Lai, Fabiola Nucifora, Maria Laura Orrù e Sara Piras, siamo intervenuti ufficialmente nella procedura di Valutazione di Impatto Ambientale relativa al nuovo progetto, ed abbiamo inviato una lettera al Ministero competente, presentando n.7 formali osservazioni alla proposta depositata, facendo presenti i rischi e i disagi che l’eliminazione di uno degli attuali accessi al centro abitato di Elmas e la modifica di quello principale coincidente con il semaforo tra via del Pino Solitario e via San Giorgio, possano comportare per gli abitanti del nostro paese – conclude il consigliere regionale Pd -. Avevamo chiesto e ottenuto di parlarne in un apposito Consiglio Comunale, ma le nostre ragioni non sono state sufficienti a far cambiare idea al Sindaco ed ai suoi collaboratori. Il nostro augurio è che ora sia il Ministero a far tesoro delle nostre osservazioni, a recepirle e conseguentemente a procedere alla modifica del progetto definitivo, nella direzione di garantire al Comune di Elmas i tre punti di entrata ed uscita, in sicurezza, come storicamente è sempre stato. La sicurezza stradale è un bene fondamentale, ma deve andare di pari passo con le esigenze e i bisogni delle popolazioni interessate».

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