Turismo, Cagliari punta a essere “destinazione sicura” nella seconda estate del Covid-19

La situazione resta delicata con prospettive che non sono certo rosee, ma con unità di intenti e uno sforzo comune che parta dalle istituzioni, sarà possibile pensare con un pizzico di ottimismo alla ripresa dell’economia locale che passa inevitabilmente per una destinazione Cagliari di nuovo appetibile.
«Gli elementi per sperare di avere un minimo di stagione non tanto che faccia guadagnare o ripartire in maniera esplosiva le attività commerciali ma che permetta loro di sopravvivere sono due: mettere l’aeroporto in condizione di attivare campagne di attrazione delle compagnie aeree e garantire ai turisti la massima sicurezza». Il Comune di Cagliari è parte attiva nella promozione del capoluogo sardo come destinazione turistica della ormai imminente prossima stagione estiva e il Sindaco Paolo Truzzu ha già bene chiare le linee guida che saranno necessarie.
La sua posizione è emersa oggi, giovedì 15 aprile 2021, nel corso della lunga riunione in videoconferenza organizzata dall’Assessore alle Attività Produttive e Turismo del Comune di Cagliari, Alessandro Sorgia, per programmare la prossima stagione.
Invitati a partecipare, oltre al Presidente della Commissione Consiliare Attività Produttive, Turismo e Promozione del Territorio, Pierluigi Mannino che ha affiancato l’Assessore Sorgia, tutti i principali protagonisti dello scenario turistico. Dalla Sogaer all’Autorità portuale passando alla Camera di Commercio, alle associazioni di categoria e a tutti i principali portatori di interesse della città.
Il momento non è facile ed è pesantemente condizionato dal Covid che non accenna a rallentare la sua triste marcia, ma in qualche modo le istituzioni stanno cercando di contrastare la pandemia per riportare un pizzico di normalità tra la gente e soprattutto di riaccendere la destinazione Cagliari oltre Tirreno. Riportare i turisti nell’Isola sarebbe già un primo importante traguardo ma per riuscire sarà necessario dare serenità a chi arriva e soprattutto convincere i principali vettori a scommettere di nuovo sulla Sardegna. Per riuscire nell’obiettivo sarà necessaria una visione unitaria che accomuni amministrazioni pubbliche e associazioni privati per arrivare alle singole attività produttive che vedono nella stagione turistica come una vera e propria boccata d’ossigeno per ripartire.
«Io non sono un esperto di turismo – ha proseguito il Sindaco Truzzu – ma voglio fare tesoro di quello che è stato detto in questo incontro da alcuni esperti. Il messaggio che dobbiamo mandare a chi sta fuori dall’Isola è: venite qui perché siamo in sicurezza e non rischiate nulla. Il prezzo non è sicuramente un elemento fondamentale perché se siamo convinti che dieci euro possano spostare un turista, allora è meglio che chiudiamo. Quello che conta è che chi viene qui deve sentirsi sicuro e per questo dobbiamo cercare di fare alla svelta il vaccino tutti».
Sicurezza prima di tutto perché, secondo il primo cittadino cagliaritano, tutto al momento è condizionato dalla paura. «Questa è la percezione più forte ma possiamo uscirne grazie al vaccino. Sento dire che il problema è la tassa di soggiorno. Non è certo questo un elemento che sposta il turista perché stiamo parlando, per un quattro stelle, di due euro al giorno per un massimo di cinque giorni. Tutti hanno questa tassa e serve per avere le risorse per promuovere la città, garantire servizi di qualità e organizzare eventi attrattivi. E siamo pronti a programmare con le associazioni l’utilizzo di queste risorse. Se non chiediamo qualche euro ai turisti, l’alternativa è aumentare le tasse a imprese e famiglie, ma sarebbe una follia».
A volere fortemente l’incontro per cercare di creare un’alchimia positiva, fonte di nuove idee per dare la svolta a turismo e attività commerciali è stato Alessandro Sorgia che ha tenuto le redini della riunione telematica.
«Vogliamo decidere tutti insieme – il commento dell’Assessore alle Attività Produttive e Turismo – il futuro della città, analizzando la situazione dei trasporti, delle attività legate alle crociere e di tutte le attività produttive in città Con la pandemia che ci sta bloccando, solo in questo modo possiamo riuscire a raggiungere dei buoni risultati per la ripartenza economica della città. Vogliamo cercare di farci trovare pronti per il secondo semestre del 2021 sperando di aver superato l’emergenza sanitaria e solo tutti insieme possiamo riuscire a venirne fuori».
«Si parla di ripartenza ma – ha aggiunto Pierluigi Mannino – il vero problema è: quando? Dobbiamo guardare a iniziative per step perché la seconda parte dell’anno potrà essere un momento di ripartenza ma bisogna capire come. Dobbiamo ascoltare ciò che accade intorno a noi e per questo uno dei primi interventi sarà la creazione di una consulta delle Attività Produttive che dovrà essere un tavolo continuo di confronto tra gli esercizi commerciali e il Comune. Abbiamo tante idee ma il problema restano le risorse, per trovare le quali dovremo aguzzare l’ingegno».
La situazione resta delicata con prospettive che non sono certo rosee, ma con unità di intenti e uno sforzo comune che parta dalle istituzioni, sarà possibile pensare con un pizzico di ottimismo alla ripresa dell’economia locale che passa inevitabilmente per una destinazione Cagliari di nuovo appetibile.

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