“Per Elisa”: la Sardegna si stringe attorno alla piccola di Terralba che lotta contro un medulloblastoma
Per Elisa”, la Sardegna si stringe attorno alla piccola di Terralba che lotta contro un medulloblastoma. Elisa ha sette anni e vive a Terralba, in provincia di Oristano. Da tre mesi però combatte contro un nemico più grande di lei,
Elisa ha sette anni e vive a Terralba, in provincia di Oristano. Da tre mesi però combatte contro un nemico più grande di lei, persino il nome suona come quello del cattivo delle fiabe: medulloblastoma. Non può più abbracciare le amichette, né fare un giro in bici. Le giornate sono segnate da farmaci e terapie, gli amici adesso sono diventati i “grandi” che in camice bianco cercano di aiutarla nella battaglia più grande. “Per Elisa” è il nome che Paolo Porcu, amico di famiglia, insieme ai fratelli della madre della piccola, Mirko e Roberto Garau, ha scelto per la raccolta fondi avviata su GoFundMe.
“Alle preoccupazioni per la patologia – si legge nella piattaforma – si aggiungono anche difficoltà pratiche con l’emergenza Covid. Ad alleggerire la situazione ci pensa Elisa con i suoi sorrisi durante le videochiamate ma lo spettro è sempre lá. Adesso – spiegano – dovrà seguire altre terapie, sarà necessario lasciare la Sardegna per qualche tempo. Un percorso lungo e costoso sotto tutti i punti di vista”.
“Mi piacerebbe che con questa raccolta fondi, tutti noi vestissimo i panni dell’eroe buono per aiutare Elisa a sconfiggere il mostro”, conclude Paolo. La campagna ha coinvolto in soli due giorni l’affetto e la solidarietà della Sardegna e non solo, superando i 21mila euro di donazioni e le 1.400 condivisioni. È raggiungibile al link https://it.gf.me/v/c/4srp/
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I posti più belli della Sardegna. Alghero, magnifica anima catalana nell’Isola
Se in Sardegna cercate un luogo che offra contemporaneamente bellezze naturali, monumenti, eccellenze enogastronomiche e ottimi servizi, quello è Alghero. Un unicum per l’Isola, con la sua anima catalana (viene diffusamente parlato ancora un dialetto molto simile al catalano) e una serie infinita di attrazioni che l’hanno fatta diventare una delle mete più richieste del turismo regionale nel Mondo.
Alla scoperta dei luoghi da vedere e scoprire con il rallentamento della pandemia. Una ripresa del turismo è auspicabile partendo dalle bellezze locali: continuiamo questo nostro viaggio alla ricerca dei posti più belli della Sardegna con Alghero.
Se in Sardegna cercate un luogo che offra contemporaneamente bellezze naturali, monumenti, eccellenze enogastronomiche e ottimi servizi, quello è Alghero. Un unicum per l’Isola, con la sua anima catalana (viene diffusamente parlato ancora un dialetto molto simile al catalano) e una serie infinita di attrazioni che l’hanno fatta diventare una delle mete più richieste del turismo regionale nel Mondo.
Mai banale, mai scontata, “Barceloneta” (come viene anche chiamata Alghero) amerete attraversarla, passando dal vecchio borgo, con i suoi bastioni spagnoli sul mare e le incantevoli passeggiate, per poi “immergervi” nei vicoli brulicanti di vita sino a notte fonda. Apprezzerete la bellezza delle spiagge: Le Bombarde, le calette del Lazzaretto, la spiaggia di Mugoni, Maria Pia e più agevole, in città, il Lido di San Giovanni, che incorniciano il territorio e offrono un’enorme possibilità di scelta, grazie ai 90 km di litorale della Riviera del Corallo (dal nome del prezioso materiale prodotto da un piccolo polipo, tipico del luogo e utilizzato per la realizzazione di monili). L’anima catalana della città ritorna negli edifici religiosi: la cattedrale di Santa Maria e soprattutto la chiesa di San Francesco, pregevole esempio di architettura gotico-catalana. Tra i simboli recenti di Alghero come non notare la caratteristica cupola in maiolica colorata della chiesa di San Michele, visibile da chilometri. Per poi arrivare alle bellezze della natura, l’incantevole Baia di Porto Conte e la riserva marina di Capo Caccia e dell’Isola Piana, che custodisce i tesori della Grotta Verde e delle Grotte di Nettuno, meraviglia carsica raggiungibile dal mare o attraverso l’escala del Cabirol (la scala del capriolo), infinita scalinata letteralmente scavata nel costone calcareo del promontorio. I dintorni offrono un’ampia gamma di attrattive archeologiche: le domus de janas di Santu Perdu e quelle di Anghelu Ruju, i complessi nuragici di Sant’Imbenia e di Palmavera, uno dei pochi nuraghi cromaticamente “chiari”, perché edificato con massi di calcare e arenaria. Merita una visita anche l’Argentiera, non lontano dalla città. Borgo e miniera ormai abbandonati, proprio davanti al mare, evocano suggestioni di un passato ormai lontano, fatto di lavoro e fatica.
Come arrivare
Da Cagliari sono circa 250 km (2 h e 45”). Sulla Statale 131 verso Sassari, quindi svoltate sulla 291 Var e proseguite sino ad Alghero.
Dove dormire
In paese: Villa Las Tronas, Lungomare Valencia, 1, Telefono: 079 981818. Non lontano dal centro, incantevole posizione panoramica sul mare, Wi-Fi, piscina, spa e terrazza.
Dove mangiare
In paese: ristorante pizzeria La Pergola, viale I Maggio, 3. Telefono: 079 950531. Pizza e piatti sardi di terra e mare tra arredi artigianali e pietra a vista in un locale elegante con giardino.
Cosa comprare
Ceramiche finemente decorate, cestini coloratissimi, sandali di cuoio, vini delle cantine Sella&Mosca e Santa Maria La Palma e, naturalmente, gioielli di corallo (da scegliere solo nei negozi certificati).
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