Sono state prorogate tre ordinanze firmate a marzo dal presidente della Regione Christian Solinas.

La numero 12 in particolare conferma i controlli obbligatori con tampone antigenico o la presentazione di un certificato di negatività o di avvenuta vaccinazione nei porti e aeroporti della Sardegna.

L’ordinanza numero 13 invece proroga il divieto di raggiungere le seconde case presenti in Sardegna per chi non è residente nell’Isola, una norma inserita nell’ordinanza numero 9 del 17 marzo 2021.

L’Ordinanza n. 6 del 5 marzo 2021, modificata e prorogata dall’Ordinanza n. 7 del 15 marzo 2021, è prorogata fino al 30 aprile 2021, come ha stabilito il presidente della Regione Christian Solinas con l’ordinanza numero 11 firmata ieri. Confermato il riempimento dei mezzi pubblici fino a una capienza massima del 50%, la  didattica in presenza per i cicli di istruzione inferiore e didattica in presenza fra il 50% e il 75% per gli istituti scolastici di istruzione secondaria superiore.

Anche Capoterra dichiara la zona rossa.

Il sindaco Francesco Dessì ha firmato oggi l’ordinanza. Si tratta del 15esimo comune sardo che entra in “lockdown” dopo Sennariolo, Pula, Bultei, Soleminis, Burcei, Villa San Pietro, Donori, Samugheo, Sindia, Gavoi, Golfo Aranci, Bono, Uri e Pozzomaggiore.

«Cari concittadini/e, l’ATS ci ha comunicato che, tenuto conto del numero dei nuovi casi è necessario che anche il nostro comune, come già hanno fatto altri 14 comuni dell’isola, istituisca due settimane di zona rossa – ha spiegato Dessì -. A partire dalle 8 di domani 7 aprile e fino alle 24 di martedì 20 aprile. Si potrà quindi uscire di casa solo per ragioni di lavoro, salute o necessità. Vi invito al massima prudenza e collaborazione affinché la situazione possa migliorare al più presto».