«Da qui possiamo dire con euforia e con malinconia che l’epidemia è finita, lo si vede da una giornata come questa che rappresenta l’inizio di una lunga estate in cui torneremo a vivere come abbiamo vissuto tutta la vita, e quindi usciremo da maschere, da paure da finzioni, e quindi non vivremo più come stiamo vivendo in questo momento, in questa condizione perfetta».
Fa discutere ancora una volta Vittorio Sgarbi con le sue affermazioni. Ieri in visita a La Maddalena ha spiegato perché una volta che il virus sarà combattuto lo rimpiangeremo.

«Qui possiamo dire che rimpiangeremo il covid, rimpiangeremo in giorni in cui l’Italia aveva le piazze vuote, le città deserte e le isole senza nessuno. Il paradosso di questa giornata – ha aggiunto Sgarbi- che per tornare alla libertà non vedremo più l’Italia com’è stata questo periodo, le insenature si riempiranno di barche. Rivedremo questi luoghi sfigurati rispetto a questa giornata di perfezione»

«E diremo: ti ricordi quando a Santa Maria non c’era nessuno il 30 marzo, nemmeno Benigni all’orizzonte. Rimpiangeremo quella vita misurata – ha concluso il critico d’arte- in cui occorreva coraggio anche solo per andare a camminare». Una riflessione profonda se non fosse che a Santa Maria ieri ad apprezzare quella perfezione, ci poteva andare solo lui..

Video pubblicato sulla pagina Facebook di Vittorio Sgarbi

Si chiama Orazio ed è un magnifico pastore tedesco di circa otto anni. Fino a poche settimane fa aveva una famiglia, una casa e una quotidianità fatta di abitudini. Poi, all’improvviso, l’abbandono. Orazio è stato lasciato indietro, come accade troppo spesso agli animali quando diventano “scomodi”, e oggi si trova rinchiuso in un box del canile di Quartu, gestito dall’associazione Tana di Bau.

Nonostante il trauma vissuto, Orazio si distingue per il suo carattere straordinario. È un cane educato, equilibrato, abituato al contatto umano e alla vita in famiglia. Proprio per questo soffre profondamente la reclusione: il box non è un luogo adatto a lui, che mostra giorno dopo giorno il bisogno di attenzioni, movimento e affetto.

Chi lo incontra resta colpito dalla sua dolcezza e dalla sua compostezza. Orazio non chiede altro che una nuova possibilità, una famiglia disposta ad accoglierlo e a restituirgli la serenità che gli è stata tolta. Il tempo, per lui, è un fattore cruciale: più passa, più il peso dell’abbandono si fa sentire.

Dal canile parte quindi un appello urgente: trovare al più presto una casa per Orazio, qualcuno che sappia guardare oltre l’età e riconoscere il valore di un cane già formato, leale e pronto a donare affetto sincero. Orazio si trova al canile di Quartu, Tana di Bau. Per informazioni e adozione: 328 3661490.