L’allarme del sindaco di Cagliari: c’è un buco di 4 milioni nel bilancio comunale
Allarme del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu sui conti del comune del capoluogo: meno quattro milioni. Come spiega il primo cittadino, alcune imposte nel 2020 hanno portato meno soldi in cassa. “Molti servizi sociali (dormitori, mense, le stesse scuole, tutta
Allarme del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu sui conti del comune del capoluogo: meno quattro milioni. Come spiega il primo cittadino, alcune imposte nel 2020 hanno portato meno soldi in cassa. “Molti servizi sociali (dormitori, mense, le stesse scuole, tutta la rete di assistenza domiciliare alle famiglie, agli anziani, alle dipendenze, alle malattie) – osserva – hanno costi annui molto elevati. Le città sono la prima linea che garantisce i bisogni dei cittadini. La pandemia in corso ha aumentato le necessità e, nel contempo, i comuni hanno verificato molte minori entrate”.
Salute e bellezza: la Tossilaggine, pianta spontanea che colora i campi sardi. Combatte la tosse e l’asma e purifica la pelle
Il mese di marzo porta, con il ritorno ufficiale della primavera, un’esplosione di colori nelle nostre campagne.
Il mese di marzo porta, con il ritorno ufficiale della primavera, un’esplosione di colori nelle nostre campagne.
La rinascita della vita dopo il breve letargo invernale è uno spettacolo che allieta le nostre giornate e si può ammirare anche attraverso il finestrino di un treno o una passeggiata nelle periferie o nei viali alberati. E se di tale tripudio di colori e profumi non sono così felici le tante persone che come ogni anno devono tornare a combattere con le fastidiose allergie, è comunque giusto ricordare che numerose piante spontanee possono rappresentare dei validi alleati per la nostra salute.
È proprio in questo periodo, ad esempio, che sbocciano e si possono raccogliere i fiori di tossilaggine. Il termine non vi dice nulla, e non vi aiutano nemmeno gli altri con cui è volgarmente conosciuta quali farfaro, farfara, o piede d’asino? Nemmeno i nomi sardi ferru, erba de tùssiu, pei de molenti o pei de cuaddu, questi ultimi due dovuti alla forma larga, angolosa e dentellata delle foglie, fanno accendere la lampadina? Beh, siamo sicuri che con uno sguardo alla foto vi renderete conto di averla sempre conosciuta: il territorio sardo ne è infatti ricco con distribuzione comune, in particolare nei suoli argillosi umidi. Si tratta di una pianta perenne, che tra febbraio e aprile dipinge i bordi delle strade e dei campi con il suo giallo luminoso, specialmente dove il terreno è stato dissodato, mentre le foglie compaiono più tardi e vengono raccolte durante l’estate.
Ma quali sono gli scopi di questa raccolta? Diverse fonti bibliografiche e sitografiche dedicate all’erboristeria e alla fitoterapia ci assicurano che si tratta di una delle piante officinali più apprezzate in tali ambiti, soprattutto per le sue proprietà espettoranti e astringenti. Il suo nome, che nella letteratura scientifica è quello di tussilago farfara L., non vi deve infatti far pensare alla tossicità, ma alla tosse e alla capacità della pianta, già conosciuta anticamente, di agire su di essa per sedarla o eliminarla. Le tisane e gli infusi dei fiori vengono quindi utilizzati per la cura o l’attenuazione di accessi asmatici, bronchiti, laringiti, broncospasmi e altri disturbi dell’apparato respiratorio.
Ma non finisce qua. Sono note infatti anche le sue ottime proprietà antinfiammatorie, emollienti e lenitive, soprattutto per uso esterno, ma anche assumendo i decotti di foglie. In particolare, la pianta sarebbe indicata per le affezioni della pelle come foruncoli, eczemi, ulcere, e in generale per dare sollievo in caso di pelle sensibile o impura. Insomma, come spesso capita, una pianta particolarmente invasiva, spesso considerata comunemente “erbaccia”, può invece risolvere tanti piccoli problemi di salute senza dover ricorrere a farmaci più impegnativi. Come in tutti questi casi, ovviamente, è sempre meglio evitare il fai da te e farsi consigliare da una persona esperta riguardo a usi specifici e dosi consigliate, ma anche per essere certi di aver riconosciuto la pianta giusta!
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