Le associazioni dei trapiantati di organo solido, delle persone in attesa di trapianto e dei dializzati scrivono all’Assessorato regionale alla Sanità e all’ATS per chiedere priorità nella somministrazione dei vaccini. “Presa visione del piano nazionale per la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 e delle comunicazioni istituzionali riguardo al piano regionale, le nostre associazioni Asnet APS, Prometeo AITF ODV, Elisa Deiana ODV e ANED Onlus – Comitato Regione Sardegna, chiedono che la vaccinazione sia gestita garantendo priorità ai pazienti che rappresentano: trapiantati di organo solido, persone in attesa di trapianto e dializzati.

I dati disponibili dopo un anno dall’esplodere della pandemia dimostrano, infatti, che, purtroppo, queste categorie di persone sono effettivamente fragili e a rischio di sviluppo di malattia grave o
anche morte nel caso contraggano l’infezione. Per tali ragioni, le nostre associazioni chiedono che la loro vaccinazione sia organizzata tenendo conto di alcuni principi cardine che ne garantiscano la massima tutela:

a) Vaccinazione nei tempi più rapidi possibili;
b) Somministrazione del vaccino più efficace, considerato che questi pazienti, in quanto immunodepressi, hanno generalmente una risposta meno efficace ai vaccini rispetto alla norma;
c) Esecuzione della vaccinazione in luoghi quanto più possibile prossimi alla residenza del paziente e, per garantirne la sicurezza, possibilmente con la presenza di un rianimatore”.

La Sardegna potrebbe essere la prima regione italiana a tagliare il traguardo della zona bianca. Oggi atteso il nuovo Dpcm con proroga delle restrizioni fin dopo Pasqua. Le varianti fanno paura: il bollettino dei contagi di ieri ritorna a sfiorare quota 20 mila, con una percentuale sui tamponi balzata al 5,6 %: numeri che non si vedevano da dopo Natale.

Ieri i nuovi casi sono stati 19.886, quasi 3.500 in più del giorno prima, 308 le vittime. Ben otto regioni hanno fatto segnare un aumento a quattro cifre con la Lombardia che supera i 4.000 contagi, quasi mille dei quali solo a Brescia. E salgono tutti gli altri indicatori, ricoveri e terapie intensive.

In questo scenario, il Dpcm che il premier Draghi dovrebbe firmare oggi confermerà tutte le restrizioni con l’unica apertura da valutare quella di cinema e teatri il 27 marzo e dei musei in zona gialla anche nei weekend.